Il PDL non dorma sugli Allori

24 Febbraio 2009 0 Di Life

E adesso, che ne sarà della politica? Il Partito Democratico ha da poco affidato a Franceschini le chiavi del proprio futuro. Un destino di fatto già segnato di un movimento politico ormai prossimo al tracollo definitivo. Altro che partito nuovo: comunista ma anche socialista, laico ma anche cattolico, operaio ma anche borghese. Difficile immaginarsi quali potranno essere gli scenari futuri che attendono il panorama politico italiano. Di certo, a mio modestissimo parere, la drammatica crisi tutta interna al PD, somiglia tanto a uno “sciogliete le riga”. Una emorragia incurabile che travolgerà molto presto anche il centrodestra, restituendo all’Italia e agli italiani una politica anonima e senza prospettive.

Del PD sappiamo tutto o quasi, del resto siamo ben informati. A Franceschini spetterà l’ingrato compito di vestire i panni del curatore fallimentare. Resta solo la curiosità di vedere quanto tempo resisteranno ancora gli eredi della tradizione postcomunista e socialista di Togliatti e Turati, ad avere come segretario un ex DC. Ed ancora, quanto tempo impiegherà “Ciccio Bello” Rutelli a riciclarsi come nuovo in un altro partito. Un Rutelli peraltro in fase di attesa, già pronto a sferrare il colpo di grazia. Probabile che questo avverrà sulla discussione in atto, relativo al DDL sul testamento biologico sul quale il PD è diviso da tempo.

Ma è nel centrodestra che possono svilupparsi gli aspetti più imprevedibili dello sciogliete le righe avvenuto a sinistra. Il PDL di Berlusconi sta costruendo un partito impersonale, retto esclusivamente dal carisma del suo leader e dove la partecipazione degli elettori, dei simpatizzanti, è pressoché nulla. È solo l’accettazione passiva di un dato di fatto: Berlusconi leader. La destra vera, quella politica, ha del resto rinunciato da tempo alla propria identità culturale. Fini ne è uno dei maggiori responsabili, ma questo è un altro discorso. Tornando a noi, dopo Berlusconi, nessuno sarà disposto a restare in un partito oligarchico e verticista costruito sulla sabbia. Dunque, se c’è da correggere qualcosa, è meglio farlo subito.

Rispettosamente, barracuda