Amicizie sconvenienti: dopo il Dittatore gli estremisti Hezbollah

18 Agosto 2006 Off Di Life

Forse, sarebbe stato pi? opportuno se  nella sua visita Mediorientale, Massimo D?Alema, avesse perlomeno mostrato maggiore senso istituzionale ed equilibrio andando a visitare anche le citt? israeliane colpite dai missili dei miliziani di Nasrallah.
Il governo, invece, oltre ad essere vago ed evasivo sulla questione Mediorientale, continua pericolosamente a lasciare cadere il pendolo della bilancia solo da una parte e cio? verso le ragioni dei palestinesi del Libano del Sud. Per carit?!
Se il contenzioso tra israeliani e palestinesi non si ? ancora risolto nonostante decenni di guerre, attentati, tavoli per la pace e cos? via, le responsabilit? vanno equamente suddivise e coinvolgono naturalmente l?intera comunit? internazionale.
Tuttavia, mi chiedo se un Ministro dall?esperienza di D?Alema non s?informi dell?identit? politica di chi gli ? accanto tenendolo sottobraccio.
Lo so ?persino? io che Nasrallah, ? il Leader del partito Hezbollah libanese le cui lotte in parlamento sono finalizzate alla cancellazione dello Stato di Israele. Lo stesso partito di quel deputato libanese con il quale D?Alema, ha familiarizzato lasciandosi guidare nelle strade di Beirut.
Un partito, che ha ripreso la sua vecchia politica di odio anti ? sionista soprattutto dopo il rinnovato sostegno degli amici siriani ed iraniani.
Dei Paesi amici, su cui gli Hezbollah possono sempre  contare per avere armi e supporto logistico.
Se davvero si vuole costruire l?ennesimo tavolo della pace per risolvere l?annosa questione Mediorientale, a mio avviso, bisogna dissuadere le frange integraliste ed estremiste palestinesi a mettere da parte ogni proposito di ?distruggere Israele?.
Se davvero la politica internazionale vuole costruire la pace, non pu? che partire da qui;  altrimenti anche questa volta si risolver? tutto in una bolla di sapone.
Non basta, quindi, solo la missione di pace dell?ONU.Su D?Alema che aggiungere!
Un po?, sinceramente mi ha deluso, pensare da riformista ? progressista e comportarsi da compagni ? una grossa contraddizione. Andare in visita di Stato dalla signora Condoliza negli USA, tuonare insieme a lei contro quei nemici della pace che vogliono eliminare Israele e poi recarsi in Libano per solidarizzare con gli Hezbollah che, l?eliminazione di Israele, lo portano come programma politico, ? un gesto che si commenta da solo. Un comportamento da collocarsi nella logica doppiogiochista di un uomo dalle radici filo ? leniniste ancora molto robuste e che, all?occorrenza, sa trasformarsi uomo – liberal.

Rispettosamente, barracuda