Arci Palagiano: “LA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO DAL TEMA : OLTRE I MURI IL SOGNO”

Arci Palagiano: “LA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO DAL TEMA : OLTRE I MURI IL SOGNO”

15 Giugno 2015 0 Di Life

Il 20 GIUGNO 2015 IL CIRCOLO SVEGLIARCI E’ IN PIAZZA PER LA GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO DAL TEMA : OLTRE I MURI IL SOGNO.

Portiamo in piazza sabato 20 giugno il tema scottante dei richiedenti asilo che ci siamo ormai abituati a vedere come frotte indistinte di uomini, donne, bambini che arrivano dal mare su mezzi di fortuna, che scaricano sulle nostre coste il dolore annichilente e tuttavia intriso di speranza delle loro vite vissute in quella parte del mondo in cui, raccontano , non si possa proprio vivere.

Arrivano in una Europa che vorrebbe tanto girare la testa dall’altra parte , che chiude le frontiere, che rifiuta l’accoglienza, che alza muri che litiga sui numeri, quote e percentuali da accogliere per ciascun Paese che la compone.

Arrivano in una Italia vincolata al regolamento Dublino da cui non riesce proprio a svincolarsi, che prevede che i profughi debbano rimanere nel Paese di primo approdo; in una Italia che ha perso del tempo prezioso per strutturare una accoglienza che fosse al di fuori del sistema emergenziale, quel sistema emergenziale che ha determinato la gestione di grossi numeri di richiedenti asilo concentrati per lunghissimo tempo nei così detti Centri di prima Accoglienza e che hanno favorito sistemi di corruzione come “ mafia capitale” e altri su cui indagano le procure; una Italia in cui i tempi di accesso alle Commissioni per il richiedente asilo   si aggirano intorno ad un anno; poi dovrà aspettarne l’esito per altri mesi e per tutto questo tempo la sua vita rimarrà sospesa, congelata. Se l’esito della sua domanda sarà negativo quasi sicuramente farà ricorso e questo durerà almeno un altro anno o due . Se non farà ricorso rimarrà comunque in Italia o in Europa cercando una qualsiasi altra soluzione.

Tutto ciò rappresenta il brodo di coltura ideale per l’industria dello sfruttamento nei luoghi di lavoro , per le sacche di razzismo nei territori, per il degrado nelle periferie, perché   i poveri si sa sono costretti ad accettare ogni condizione al ribasso poiché non hanno scelta; una vera manna per caporali e imprenditori senza scrupoli ; situazioni che le procure conoscono bene e che sono impegnate a contrastare.

Siamo più che mai convinti che   l ’alternativa sia l’attivazione di un corridoio umanitario che stronchi il traffico di esseri umani e contestualmente il superamento del Regolamento di Dublino affinchè gli asilanti possano partire legalmente e presentare la domanda d’asilo indicando il Paese di destinazione ; in quel Paese saranno accolti e saranno attivate procedure certe e rapide che permetterà loro di guardare al futuro e di pianificare la propria esistenza.

Nessun essere umano può essere considerato illegale e chi è in condizione di fragilità e debolezza ha bisogno di supporto non certo del marchio di “illegale o clandestino” ; questa è la sfida che abbiamo davanti: gestire al meglio il fenomeno partendo dal rispetto per le vite umane e della loro dignità.

 

Coordinatrice Progetto SPRAR Koinè

Angela Surico