Breve saggio sull’arte e l’artista

7 Dicembre 2006 Off Di Life

Poich? non esiste un solo tempo e un solo nome.
Ma cosa alimenta l?arte?
Esclusivamente la follia?
In parte si.
Per la restante parte, credo si tratti di un ulteriore forma di follia: l?amore.
L?amore incanta, travolge, sconvolge, trionfa, distrugge, percuote, assorbe, sprigiona?l?amore ? linfa.
Pura mera linfa.
Porta in grembo il frutto dei percorsi e dei trascorsi di ogni artista.
L?artista ama pi? degli altri, poich? ogni singola cellula del suo corpo o l?intera essenza della sua anima, sono schiavi assoggettati a questa forza straordinaria e ammaliatrice.
L?artista ama ma non sa amare, poich? teme, fugge, complica e rovina anche le situazioni pi? semplici?perch? egli ? figlio di una antitesi che lo condanna e lo eleva: fragilit? e forza.
Tutto ? amplificato e fuori dal comune, desolante e immenso?tutto speciale?estremamente doloroso o estremamente gioioso.
Dalla morte di un amico ventenne al bacio pi? passionale.
Dall?imbarazzante felicit? dopo aver rivelato i propri sentimenti, dopo tanta agoniata attesa, all?invadente tormento, procurato da uno stato di abbandono?tutto teatrale, estremo, eccezionale.
Non c?? pace n? sollievo, che si cerca disperatamente amputandosi un lobo, tagliandosi ripetutamente un polso, rifugiandosi in realt? inesistenti, o concedendosi ad alcool e droghe di ogni sorta.
Non si fugge dal proprio ingombrante ego, lui ? plasma.
Ne consegue ben poco.
Non c?? soluzione se non il cercare di amare la vita pi? di ogni altra cosa poich? ? un dono per eletti?e noi siamo un popolo di eletti, che stupidamente non fa altro che giocare con l?autodistruzione, dimenticando quanto possa essere bello un tramonto??

dedicato al mio amico Luciano, ora batterista degli S.F.K.