Cari Damiano, Cecilia, Lore, Vito…

19 Agosto 2006 Off Di Life
…bont? sua, anche perch?, al contrario di quello che afferma, non ci si pu? mai ritenere ?ferrati in materia?, quando le questioni dibattute riguardano temi in cui entrano in gioco realt? che sfuggono ad un?analisi puramente razionale, richiedendo un di pi? che non ? patrimonio di tutti (la fede!). Il mio contributo, pertanto, non potr? essere a mo? di ricetta, n? posso avere la pretesa di dare risposte ai tanti perch?? su alcuni di essi anch?io continuo ad interrogarmi?
Prover? solo, se mi riesce, a sottolineare alcuni punti che, a mio parere, poi meritano un approfondimento ulteriore. In alcuni, permettetemelo, oser? qualche correzione, senza voler minimamente urtare la suscettibilit? di nessuno?
Caro Damiano, nel tuo primo intervento, se non ho contato male, tiri in ballo sette questioni. Da quale cominciare?
1. B?, per quanto riguarda ?Il Codice da Vinci?, ti rimando ad uno dei tanti links che potrebbe esserti utile: http://www.escriva.it/Vindat05.htm. ? solo uno dei tanti possibili che puoi ritrovare nel web! Leggi quello che c?? scritto e, se vuoi, ne riparliamo?
2. Quanto alla data della presunta nascita di Ges?, non scandalizzarti se ti dico che la vera data della nascita di Cristo ? certamente sconosciuta. I calcoli cristiani, per?, sono giunti al 25 dicembre, perch? nove mesi prima, il 25 marzo, ? stato calcolato tanto come giorno della concezione quanto come giorno della morte. La questione, in verit?, ? molto pi? complessa perch? le ipotesi, lungo la storia del cristianesimo, sono state diverse. Infatti, indipendentemente da tutti i calcoli cristiani del giorno della nascita di Cristo, la Chiesa romana sembra ver accolto il pagano Natalis solis invicti del 25 dicembre, contrapponendo a questa festa il Natalis Christi. In tal modo si ? cristianizzata una festa di origine pagana. Sono solo alcuni cenni alla storia della data del Natale.
3. Poi, caro Damiano, accenni a questioni di natura pi? personale riguardanti la fede? E qui ognuno ha e deve poter dire la sua?
4. Come pure tiri in ballo questioni di morale naturale, facendo una distinzione che non riesco a cogliere tra principi etici e morali. C?? una effettiva differenza? Che differenza c?? tra l?etica e la morale? L?ignoranza invicibile, comunque sia, non ? responsabile?
5. Adamo ed Eva: ma sono personaggi storici o solo creati dall?autore sacro per veicolare un messaggio? Non crederai, forse, che il libro della Genesi, nel racconto della creazione, sia una narrazione storica?
6. L?oro di San Pietro si deve sciogliere? E cos? pensi che si potrebbero risolvere tutti i problemi? Piuttosto che dare il pesce da mangiare alle trib? dell?Africa, non sarebbe meglio insegnare loro a pescare? Basta con l?assistenzialismo? Comunque sia, a parte la Chiesa, non so se gli enti pubblici preposti permetterebbero la fusione dell?oro sampietrino?. Coraggiosa la proposta!

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Cara Cecilia, anzitutto grazie per il coraggio che hai avuto nel dichiarare in maniera cos? chiara il tuo amore per tuo padre. In un?era in cui i sentimenti sono soffocati e solo poche volte espressi, tu ci hai dato una lezione? Grazie!
Ti e ci chiedi come mai di fronte al male del mondo l?onnipotenza di Dio non si manifesta risolvendo tutti i problemi quasi come con un colpo di spugna! Ma Dio non usa il mondo come un burattinatio che tira i fili delle marionette! Il mistero del male continua ad imperversare nel mondo ed ? ogni giorno sotto i nostri occhi. Mi piace riportarti ci? che il Papa, in visita ad Auschwitz, ebbe a dire lo scorso 28 maggio 2006: ?Quante domande ci si impongono in questo luogo! Sempre di nuovo emerge la domanda: Dove era Dio in quei giorni? Perch? Egli ha taciuto? Come pot? tollerare questo eccesso di distruzione, questo trionfo del male? Ci vengono in mente le parole del Salmo 44, il lamento dell'Israele sofferente: ??Tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose? Per te siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. Sv?gliati, perch? dormi, Signore? D?stati, non ci respingere per sempre! Perch? nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione? Poich? siamo prostrati nella polvere, il nostro corpo ? steso a terra. Sorgi, vieni in nostro aiuto; salvaci per la tua misericordia!? (Sal 44,20.23-27). Questo grido d'angoscia che l'Israele sofferente eleva a Dio in periodi di estrema angustia, ? al contempo il grido d'aiuto di tutti coloro che nel corso della storia ? ieri, oggi e domani ? soffrono per amor di Dio, per amor della verit? e del bene; e ce ne sono molti, anche oggi.
Noi non possiamo scrutare il segreto di Dio ? vediamo soltanto frammenti e ci sbagliamo se vogliamo farci giudici di Dio e della storia. Non difenderemmo, in tal caso, l'uomo, ma contribuiremmo solo alla sua distruzione. No ? in definitiva, dobbiamo rimanere con l'umile ma insistente grido verso Dio: Sv?gliati! Non dimenticare la tua creatura, l'uomo! E il nostro grido verso Dio deve al contempo essere un grido che penetra il nostro stesso cuore, affinch? si svegli in noi la nascosta presenza di Dio ? affinch? quel suo potere che Egli ha depositato nei nostri cuori non venga coperto e soffocato in noi dal fango dell'egoismo, della paura degli uomini, dell'indifferenza e dell'opportunismo. Emettiamo questo grido davanti a Dio, rivolgiamolo allo stesso nostro cuore, proprio in questa nostra ora presente, nella quale incombono nuove sventure, nella quale sembrano emergere nuovamente dai cuori degli uomini tutte le forze oscure: da una parte, l'abuso del nome di Dio per la giustificazione di una violenza cieca contro persone innocenti; dall'altra, il cinismo che non conosce Dio e che schernisce la fede in Lui. Noi gridiamo verso Dio, affinch? spinga gli uomini a ravvedersi, cos? che riconoscano che la violenza non crea la pace, ma solo suscita altra violenza ? una spirale di distruzioni, in cui tutti in fin dei conti possono essere soltanto perdenti. Il Dio, nel quale noi crediamo, ? un Dio della ragione ? di una ragione, per?, che certamente non ? una neutrale matematica dell'universo, ma che ? una cosa sola con l'amore, col bene. Noi preghiamo Dio e gridiamo verso gli uomini, affinch? questa ragione, la ragione dell'amore e del riconoscimento della forza della riconciliazione e della pace prevalga sulle minacce circostanti dell'irrazionalit? o di una ragione falsa, staccata da Dio?.
Cara Lore, non ho capito in che senso alcune delle citazioni che dici tratte dal nuovo testamento (effettivamente solo la prima ? del NT, le altre due sono dell?AT) sono state basilari per le tue utopie. Scusami, sai, ma ho limiti oggettivi di comprensione in alcuni casi?
Comunque sia, visto che quelle citazioni sono ?basilari? per te, sarebbe stato meglio citarne anche la fonte. Lo faccio io al posto tuo: 1Timoteo 2,12-15; Genesi 2,18-22; Levitico 15,19-23?
Poi parli di modifiche della Bibbia! Non ti sembra un?affermazione un po? ardita? Al massimo si potrebbe parlare di traduzione, ma non di modifiche? B?, la Bibbia non ? stata scritta in italiano: ha bisogno, dunque, di traduzione. E ogni traduzione ?, in qualche modo, una interpretazione. Comunque sia, cara Lore, attenta a non dare della Bibbia una lettura fondamentalista? Occorrerebbe ogni volta una sana contestualizzazione? e molte cose sarebbero pi? chiare!
Il discorso si ? fatto lungo e a qualcuno di sicuro il ?noiometro? sar? arrivato alle stelle? Ci sarebbe da reagire alle riflessioni di Damiano sulla Bibbia, ma, magari qualcun altro potr? farlo meglio di me! Altrimenti? ne parliamo!
A presto
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