Carovana antimafia, di Lorella Perniola.

19 Novembre 2005 Off Di Life

La visita ? iniziata presso la scuola elementare ?Gianni Rodari? con l?allestimento di lavori e composizioni degli alunni sui temi della legalit? e della solidariet?. Al Dirigente e ai docenti ? andato il plauso di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, al quale pi? tardi ? stato dedicato il giardino della Casa delle Culture.
Alla fiaccolata che ha portato bambini e adulti verso il nuovo centro di aggregazione inaugurato qualche mese fa, infatti, ? seguita l?intitolazione dei giardini attraverso una targa che riporta un pensiero tratto da uno scritto di Claudio Fava in ricordo di Impastato, ?un giovane come noi? ha detto il fratello ?che ha sbarrato gli occhi, che ha capito realmente qual era il contesto che lo circondava, che ha operato una grande rottura con l?ambiente e la societ? in cui viveva ma soprattutto con la propria famiglia di origina mafiosa: ci? dimostra – ha aggiunto – che la mafia non ? solo un problema di ordine  pubblico ma soprattutto culturale. In questo luogo, incontro di diverse generazioni, tra coloro che verranno qui qualcuno si chieder? chi realmente  era Peppino Impastato?.
La serata ? proseguita con il dibattito ?Caporalato e lavoro nero? al quale hanno partecipato, coordinati da Giuseppe Scarano del Circolo SvegliArci di Palagiano, il sindaco Rocco Ressa, il Segretario Generale CGIL Gianni Forte e il Presidente Provinciale CIA Nicola Spagnuolo, oltre allo stesso Impastato.
La relazione del segretario Cgil, che ha preso per primo la parola, ? stata improntata a evidenziare lo sforzo a cui il sindacato si ? sottoposto nei decenni per conciliare legalit? e lavoro, soprattutto nel tentativo di sottrarre la manodopera ai caporali. Una forte critica ? stata rivolta alle responsabilit? del Governo il quale ?ha regolarizzato l?esistente? abrogando l?articolo del Codice Civile che prevedeva il divieto di intermediazione della manodopera.
Di seguito la parola ? passata a Spagnuolo che, dopo aver marcato la difficolt? delle aziende che si mettono in regola nel sopportare regole di mercato non sempre trasparenti, ha comunque ribadito la necessit? di un serio supporto legislativo anche alle aziende agricole che vogliono emergere dall?illegalit?, stimate attorno al 40% del totale. Il problema dei problemi per le aziende sarebbe la mancata riforma previdenziale in agricoltura, ?giocattolo da sbandierare durante tutte le campagne elettorali?, ha continuato Spagnuolo, tenendo comunque conto degli adeguati ammortizzatori sociali gi? utilizzati in altri comparti.

Anche secondo la CIA in questo momento le Istituzioni, oltre ad essere latitanti o contraddittorie, paiono estremamente antidemocratiche, non avendo tenuto in alcun conto la forte esigenza di innovazione verso la legalit? che in pi? occasioni ? stata richiesta dagli addetti ai lavori. A questo filone si ? collegato l?intervento di Giovanni Impastato, il quale ha riportato la platea sul problema mafia attraverso i dati sul fatturato annuo del giro d?affari criminale: circa 100 miliardi di euro l?anno. Ha poi continuato ricordando il tributo di sangue pagato dal sindacato in Sicilia nelle battaglie per la libert?.
Da Portella delle Ginestre alle bombe degli anni ?90, dalla I alla II Repubblica, Impastato ha tracciato il lungo filone di morti ammazzati e di intimidazioni verso tutti coloro i quali, pur indifesi, hanno lottato per la cultura della legalit? in un Paese che ancora oggi vive contraddizioni insanabili.
Il suo intervento ? stato rivolto a tutti quelli che, come i contadini siciliani e suo fratello che di quel mondo era erede, ?sono stati sconfitti perch? rappresentavano il riscatto della Sicilia?. Ha poi continuato ricordando Peppino e le sue innumerevoli iniziative, da attivista politico a speaker di Radio Aut, attraverso la quale ridicolizzava i capimafia firmando cos? la propria esecuzione poich? ?muore da giornalista, mettendo in ridicolo i potenti invincibili e intoccabili?. Impastato ha anche aggiunto che per vincere la mafia bisogna ?subire il trauma, rompere dentro di noi? una forma mentis mafiosa che ? profondamente radicata nel nostro agire quotidiano.
Dopo il ricordo di magistrati uccisi anche perch? interessati al caso Impastato, tra i quali Chinnici, l?ultimo pensiero della serata ? stato rivolto alla madre, coprotagonista del film ?I cento passi?, ?moglie di mafioso e madre di un figlio socialista? la quale ha saputo schierarsi dalla parte della giustizia nel momento giusto, non chiedendo vendetta per il figlio ammazzato. La serata si ? conclusa con l?esortazione di Impastato ai giovani a fare attenzione agli organi di informazione, nei quali Peppino credeva fermamente, perch? ?oggi ci impediscono di crescere?, ha detto. Un lungo applauso ha chiuso una bella pagina di incontri palagianesi che continua attraverso il Forum permanente contro tutte le mafie.           

Lorella Perniola