Cittadini Palagianesi ? Cittadini del Mondo
13 Ottobre 2006Presenti il dott. Rocco Ressa, Sindaco di Palagiano, la prof.ssa Lella Granata, Assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunit?, il sacerdote prof. don Antonio Panico con la dott.ssa Marinella Sibilla, docenti dell?universit? LUMSA di Taranto, e la dott.ssa Agata Zingaropoli.
Moderatrice la dott.ssa Lorenza Marchitelli, presidente della C.P.O.
?Questo ? il primo appuntamento su questo tema, ha detto la prof.ssa Granata aprendo i lavori.
Abbiamo allargato il concetto della partecipazione, vedi ad esempio l?esperienza del Bilancio Partecipato, e sviluppato la partecipazione politica con la Commissione Pari Opportunit?, composta da 20 donne che rappresentano diverse realt? del territorio, responsabilizzando tanta gente a quelle che sono le problematiche civili. Porteremo avanti questo tema sui diversi settori della partecipazione. L?esperienza dell?alluvione dell?8 settembre del 2003, ha continuato, ha visto una Palagiano solidale, una popolazione che risponde molto bene nel volontariato. L?anno prossimo si vota, l?impegno politico ? uno degli impegni pi? importanti, e vorrei che molti cittadini scegliessero questa strada, e come donna mi auguro di vedere altre donne impegnate politicamente?.
Sul maggior interesse che si manifesta a quanto accade nel mondo (guerre, violenze), e sulla miopia circa le esigenze ed emergenze del territorio, si ? soffermato il Sindaco Ressa. ?Abbiamo dei doveri e dei diritti, ha aggiunto, e un grande potere, il potere dell?opinione pubblica. Viviamo in una realt? felice, ma esistono nicchie di povert? che vengono lasciate ai margini, ed ? difficile farle emergere dal sommerso. Non esistono solo nicchie di povert? sociale, ma anche culturale, vedi quanto accaduto in Viale Stazione, con un tutore dell?ordine malmenato. Occorre creare una rete di attenzione sulle realt? del nostro territorio, o siamo sconfitti in partenza?.
Il prof. Panico ha fatto convergere il suo intervento sulla realt? in continua evoluzione della cittadinanza, esordendo con una sua definizione di Cittadinanza, intesa come appartenenza alla comunit? geografica e giuridica attraverso il rispetto di determinati diritti.
?C?? scarsa consapevolezza del dovere circa il rispetto delle istituzioni, ha detto tra l?altro, che non vengono prese in considerazione come significative dal popolo giovanile. Questa definizione di cittadinanza viene oggi messa puntualmente in discussione. Si era cittadini romani per nascita, per decreto, per adozione, o perch? non si era pi? schiavi. Il discorso si ? poi modificato: cittadinanza originaria (legata al territorio di nascita), cittadinanza derivata (perch? qualcuno sposava un cittadino di quel luogo). Oggi ci sono doveri (rispetto delle leggi) e diritti dei cittadini, civili (libert?, uguaglianza), politici (partecipazione alla vita politica che pu? essere anche attiva, candidandosi), sociali (diritto alla casa, alla salute, all?istruzione, all?assistenza)?. Ha poi messo in risalto che ?nei giovani non c?? consapevolezza di questo percorso, anche perch? la scuola ? in crisi. Non bisogna confondere libert? per libertinaggio, perch? si ha un effetto deleterio sulla crescita. La globalizzazione produce una certa fluidit? nella societ?, i punti fermi non risultano pi? essere seriamente presi in considerazione, e a ci? si aggiunge anche la crisi della famiglia, per cui i ragazzi, non accompagnati nel percorso di crescita, non saranno buoni cittadini?.?Perch? essere cittadini attivi e responsabili, e in quale maniera? si ? chiesto la prof.ssa Sibilla. Per perseguire un benessere individuale e sociale! Ci? che manca ai cittadini, ha aggiunto, ? la possibilit? di avere un?abitazione, parlo in generale. Gli anziani ultra 65enni della provincia di Taranto hanno bisogno di compagnia, hanno paura della solitudine, paura che hanno tutti, non solo gli anziani. Anche se viviamo in una folla si pu? essere soli: si ? in relazione quando esiste un minimo di collegamento con un'altra persona. Oggi questo bisogno ? imperante. Non si deve attendere passivamente che lo Stato faccia qualcosa, vi ? la necessit? della compartecipazione di pi? attori, a cominciare dalla famiglia, che deve svolgere un ruolo fondamentale. Il cittadino, quando chiede qualcosa allo Stato, deve essere consapevole di cosa e come deve essere fatto, e quale deve essere il suo ruolo. Il cittadino deve avere una capacit? critica ma costruttiva, perch? chi governa ha dei vincoli da rispettare. Quando si usa un servizio si deve fare anche qualcosa per migliorare quel servizio. Lo Stato deve offrire strumenti ai cittadini per poter gestire le problematiche, e un ruolo attivo lo deve avere la famiglia. Bisogna estendere il concetto d?informazione specie nel sociale, e spesso chi sa, ha paura di dirlo agli altri per timore di perdere un diritto. Se i destinatari sono i giovani, perch? non ascoltare anche loro, con la Consulta giovanile? Banca del tempo e nonno vigile sono realizzazioni di cittadinanza attiva. E? necessaria una reciprocit? di aspettative, non bisogna mai porsi in una posizione passiva?.Alla dott.ssa Zingaropoli le conclusioni. ?A Palagiano, ha detto, sono presenti vari movimenti di cittadinanza attiva, Arci, Pro Loco, Legambiente, CRI, Luce e Sale, ANT, Fratres, ecc., e chi ha tempo pu? decidere di aderire in base alle proprie aspirazioni, oppure, ciascun cittadino pu? attivarsi nella societ? adottando alcuni comportamenti che manifestino la volont? di aver cura della realt? effettiva, ad esempio curando la raccolta differenziata dei rifiuti, instaurando reti di solidariet?, a partire dal proprio vicinato e cos? via. Per motivi di studio, ha proseguito, ho elaborato un prototipo di ?Carta del Cittadino Palagianese?, una raccolta di diritti e doveri, facendo riferimento allo Statuto del Comune di Palagiano, che in questa occasione consegno al Sindaco per farla conoscere ai cittadini. Noi tutti facciamo parte di una comunit? di cui dobbiamo sentirci partecipi e responsabili, per cui abbiamo il dovere di contribuire solidamente e responsabilmente al suo sviluppo. Bisogna passare dalla condizione ?statica? di essere cittadini, ha infine concluso, alla condizione dinamica del ?fare? i cittadini?.
Hanno poi portato una testimonianza di cittadinanza attiva: Rocchina Caprioli, responsabile del Centro Parrocchiale per diversamente abili; Raffaella Intini, responsabile scolastica del progetto Disco; Maria Grazia Mellone, responsabile dell?Associazione Orizzonti Nuovi; Giuseppe Marchione, Comandante dell?Associazione di Vigilanza Campestre; Rocco De Florio, Presidente dell?Associazione Il Vello d?Oro; Lorenza Marchitelli, Ispettrice CRI.Partecipare alle scelte, accrescere il senso civico, intervenire nei problemi del traffico e dell?inquinamento (vere emergenze per molti Comuni!), investire sulla sicurezza e sui giovani, costituiscono l?attesa e le priorit? dei cittadini.Ora che la comunicazione ? divenuta parte integrante dell?azione comunale, deve spingere i nostri Amministratori a fare di pi? e meglio per rendere le nostre citt? migliori e pi? vivibili.
Spesso i cittadini non sono pienamente a conoscenza del lavoro amministrativo, e le informazioni provengono da amici, conoscenti, e poco da comunicazioni istituzionali. Imperativo ed efficace ? l?attuare politiche di ascolto dei cittadini, per governare non solo la citt? ma, soprattutto, con la citt? .
Ne deriverebbe, con la partecipazione, una crescita del senso di appartenenza alla comunit?.Dialogare direttamente con gli Amministratori genera un processo di progettazione e costruzione comune, cos? come la qualit? dei servizi concordati ed offerti agli utenti sviluppa un rapporto di fiducia e di stima verso i gestori della cosa pubblica.
Gianna Del Drago
Life.