Considerazioni personali sul teatro a Palagiano

18 Agosto 2006 Off Di Life

Damiano mi aveva chiesto di farne uno sugli Emirati Arabi, dove tuttora bazzico, ma non sono bravo a fare  temi ne tanto meno a scrivere appunti di viaggio, ho fatto anche la mia esperienza (fallimentare)  in una associazione culturale di cui anche Vito (Menhir) ne faceva parte, partimmo in 14 ci ritrovammo in 2, uno su una sedia a rotelle, (Pino) e l?altro che spingeva (io). L?associazione mor?, per le gelosie, la pigrizia  e le manie di protagonismo dei membri che ne facevano parte. Rimasi profondamente deluso, non per il fallimento dell?associazione, ma per i semplice motivo che i motivati erano due, gli unici due ultra quarantenni e non i giovani,

Non capisco per quale motivo ci si ostina ancora a distruggere il lavoro degli altri. Per me, e non me ne vogliate, questi atteggiamenti sono sintomi di ignoranza e stupidit?, d'altronde il progresso non abita da queste parti e il paese rispecchia perfettamente il carattere dei propri abitanti, siamo indietro anni luce e non facciamo altro che piangerci addosso e sperare che il potente di turno faccia qualcosina per noi, invece che rimboccarci le maniche e lavorare sodo, per migliorare le nostre condizioni di vita cittadina..

Ho rabbia in corpo a leggere alcuni commenti, si sottolineano gli errori di italiano, si fa sfoggio della propria cultura come se fosse un distintivo o segno di appartenenza, o peggio ancora uno status simbol, si citano vecchi adagi senza cogliere il vero significato o peggio ancora si fa a gara per sfoggiare l?ultimo dizionario e enciclopedia, chi inventa nuovi strumenti di misura, tipo il noiometro, chi invece di assistere alle commedie fa la conta delle pecore in entrata e in uscita, descrivendo nel dettaglio i presenti minuto per minuto, manco fosse la demoscopia, o una iniziativa di marketing.

Pare evidente la frustrazione di queste persone che ignorano i sacrifici, il lavoro e denaro si spende dietro una iniziativa del genere, non immaginano minimamente le difficolt? oggettive e la mole di lavoro richiesto per tale opera,  specialmente in un paese dove non esistono strutture e culturalmente rifiuta ogni tipo di evoluzione in meglio, mi spiego meglio in due parole, siamo riluttanti e invidiosi verso le iniziative altrui.

Ancora una volta la delusione di essere capitato in questo paese, e il rimpianto di non aver cambiato aria per tempo.

Per questo un plauso meritorio va a Vito, Mimmo e la loro iniziativa, e a tutti coloro che contribuiscono a questo tipo di iniziative, a  Luce e Sale, che ho sempre invidiato la loro seriet? e abnegazione in qualsiasi campo, anche se molte volte mi trovo in disaccordo con le loro iniziative, ma non per questo mi sono permesso di denigrare o commentare con ferocia da casalinga in overdose di trash tv e serial decennali.

Per il resto non mi rimane altro che augurare a chi ormai ? in ballo di continuare e di non ascoltare le deliranti critiche di quattro elementi, ricordando a coloro che quando il sottoscritto andava a TEATRO, loro ancora vagavano senza meta negli attributi del loro pap?.