Della morale europea

25 Luglio 2005 Off Di Life

questa mia premessa ?, semplificando il tutto, di matrice culturalmente relativistica: ci? che per me ? bene, per un altro essere umano, magari dall? altro capo del mondo, potr? essere ritenuto un male; un uso e/o costume che, da me occidentale, potrebbe essere ritenuto di certo ?incivile?, sono pronto a scommettere che potrebbe essere ritenuto ?civile? per un altro uomo in un qualsiasi altro punto del nostro globo e viceversa.

Gi?, civile e/o incivile?la civilt??le civilt?; e s? perch?, con buona pace di chi ritiene che esista una sola societ? ?civile? rispetto al resto del mondo ?incivile?, ritengo invece che esistano tanti popoli civili, nel senso che ognuno di questi ha la ?sua? civilt?; n? mi sta bene l?obiezione che qualcuno potrebbe muovermi sostenendo che, magari, il grado di civilt? di una societ? si misuri dal livello di benessere raggiunto dalla popolazione che la compone, perch? a questo punto potrei ribattere dicendo:
benessere?
Cos? ? benessere?
Vivere pi? a lungo?
Vivere meglio?
Ma siamo sicuri, noi ?occidentali?, di vivere meglio di altri?
Vivere liberi?
Ma siamo sicuri, noi ?occidentali?, di vivere liberi?
E via dicendo?

Detto questo per?, stiamo assistendo noi tutti ma forse e purtroppo molti non se ne sono ancora accorti, alla distruzione lenta ed inesorabile di una ?civilt??: la nostra, quella europea, pi? in generale quella occidentale.
Con tutta la Sua storia, con tutti i Suoi valori, con la Sua morale: gi?, la morale europea; cos? piena di pensiero, cos? cristiana?
Nietzsche lo aveva predetto: la morale cristiana va verso la sua distruzione; quello che Nietzsche per? auspicava era la creazione, o meglio, il ritorno ad una morale e a dei valori che esaltassero l? uomo, esaltassero la vita, gioissero della vita?sfortunatamente invece, mi sembra di vivere oggi in una situazione che lo stesso Nietzsche forse mal sopportava pi? della morale cristiana: il nichilismo (nella forma passiva), ovvero la negazione di valori.

Ed in effetti, noi europei siamo, da un punto di vista morale, sempre pi? o nichilisti o relativisti; stiamo perdendo la morale ed i valori che per duemila anni ci hanno, nel bene e nel male, cresciuto e portato avanti nei secoli, ma nel contempo non siamo in grado di crearci una nuova morale, magari sulla base e nell? ottica di quanto Nietzsche affermava.

E adesso quindi?

Adesso siamo percorsi (mi veniva da dire ?invasi? ma poi qualcuno si sarebbe scandalizzato?) da popoli che, rispetto a noi, hanno ancora ben chiara la propria morale e cercano di imporla, pardon?introdurla ad altri (quello che abbiamo fatto noi cristiani fino a qualche secolo fa?);
non ci resta altro da fare che lottare?contro chi?
Innanzitutto contro noi stessi e contro questo vuoto morale e culturale che ci portiamo addosso?la nostra salvezza sta nel rifondare uno schema di valori attorno al quale muoverci; prima lo faremo, meglio potremo fronteggiare questa nuova crociata alla rovescia del nuovo millennio.