DIFFONDIAMO con spirito di servizio, (noi e non i nostri parlamentari).
20 Novembre 2010*DOVEROSO DARNE DIFFUSIONE!!*
RICEVO E GIRO VOLENTIERI
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell’ Italia dei Valori ha proposto l’abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.
Ecco com’è finita:*
Presenti 525** Votanti 520 ** Astenuti 5 ** Maggioranza 261 **
Hanno votato sì 22 **
Hanno votato no 498).**
i 22 sono:
*BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DISTANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI,MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA,SCILIPOTI, ZAZZERA.
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :*Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l´idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant´anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio.*
È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno – ce ne sono tre – e* percepiscono più di 3.000euro al mese di vitalizio*.
Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità,che percepiscono *un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese*.
C´è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostraproposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine delgiorno, è *che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia peri deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare icontributi che a noi sono stati trattenuti all´ente di previdenza*, se ildeputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l´INPS hacreato con gestione a tassazione separata
.*Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell´arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e diogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
*Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell´Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da no iprospettato, *che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni dieuro l´anno.
*Per maggiori informazioni ecco il link al sito di Borghesi con il discorso: http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=314&Itemid=35
*Non ne hanno datto notizia ne radio, ne giornali, ne Tv OVVIAMENTE.
Facciamola girare noi !!!*
Loredana Favale