Domenico Latagliata: un campione di casa nostra

2 Marzo 2006 Off Di Life

Domenico, ci spieghi rapidamente come sei arrivato al basket in carrozzina?

Subito dopo l?incidente di cui sono stato vittima, avvenuto circa cinque anni fa, fui contattato da alcuni amici disabili che mi invitarono ad andare con loro a Taranto per giocare a basket. Cos?, tanto per divertirsi e trascorrere un po? di tempo in compagnia! Dai primi timidi allenamenti alla prima squadra, il passo ? stato brevissimo! Sono bastati pochi mesi per farmi appassionare a quello che reputo uno sport straordinario.

Quali sono i risultati sportivi pi? importanti che hai raggiunto nella Dream Team basket di Taranto e di cui sei particolarmente fiero?

Inizio col dire che la Dream Team ? stata fondata pochi anni fa. Al mio debutto la squadra militava in serie B, l?ultima categoria  nel basket. Al primo anno di carriera ho fatto subito centro conquistando la promozione in A2. La permanenza in A2 ? durata solo due anni. La scorsa stagione, infatti, la Dream Team ha vinto il campionato. Quest?anno, in A1, siamo sorprendentemente quarti e teniamo testa a squadre certamente pi? blasonate della nostra, che vantano nel loro palmares, Scudetti e Coppe internazionali. L?obiettivo di inizio stagione era la salvezza, ma a questo punto del campionato, io ed i miei compagni puntiamo decisamente a disputare i play ? off. Poco tempo fa, mi ha contattato telefonicamente anche il Commissario Tecnico della Nazionale di basket comunicandomi ufficiosamente che presto mi convocher? in Nazionale. Sarebbe un sogno arrivare a vestire la maglia azzurra!



Quali sono le difficolt? per una persona disabile che vuole avvicinarsi allo sport?


Innanzitutto difficolt? economiche! la carrozzina che usiamo per giocare, ad esempio, ? costruita in titanio ed altri materiali costosissimi. In media una carrozzina da professionisti arriva a costare fino a 5000euro; soldi che io ed i miei compagni di squadra sborsiamo di tasca nostra senza alcun contributo. Questo sport si finanzia esclusivamente con sponsorizzazioni da parte di privati: aziende ed esercizi commerciali. Lo Stato che a parole sostiene lo sport disabile, alle federazioni non lascia praticamente nulla o quasi. Non ci crederete! La nostra federazione non ci ha comprato nemmeno un pullman attrezzato per il trasporto delle carrozzine; per darvi un?idea! quando giochiamo fuori casa,  sul pullman, siamo sempre accompagnati da personale volontario che ci aiuta a salire e a scendere dal mezzo(prendendoci di peso). Non parliamo poi di organizzazione! Le nostre trasferte in giro per l?Italia(Milano ? Napoli ? Sassari..) sovente si trasformano in vere e proprie avventure: alberghi senza bagni accessibili, porte troppo strette, scalini in ogni dove ecc.

Quali sono le caratteristiche tecniche di una carrozzina da basket?

In gergo le chiamiamo ?le nostre scarpe?. Sono fatte tutte su misura e tengono conto sia delle caratteristiche fisiche sia della disabilit? di cui ? affetto l? atleta e quindi: peso del corpo, statura, larghezza del bacino, lesione fisica. In generale pi? ? alta la lesione sul corpo, maggiori le difficolt? di controllo dei movimenti da parte dell?atleta e pi? il sedile della carrozzina dovr? essere incassato verso l?interno.


Tu che l?hai vissuta sulla pelle, ci racconti cosa significa passare improvvisamente da persona normodotata a persona disabile?

Guarda, ? brutto dirlo davanti a voi! Un conto ? nascere disabile altro ? diventarlo. ? come passare senza nemmeno rendersene conto dal giorno alla notte. Dopo l?incidente stradale, mi sono reso conto che non sarei riuscito pi? a camminare solo a Imola, in un Centro specializzato per la cura delle lesioni del midollo spinale e dove mi fu diagnosticata la lesione midollare. Vi lascio immaginare quello che ho potuto provare! Io, che avevo vissuto da normodotato 27anni della mia vita, mi ritrovavo improvvisamente a vivere in un dramma. Fortunatamente, per?, con l?aiuto della mia famiglia e degli amici ho ritrovato la voglia di vivere. Il mio destino, oggi, ? quello di stare in carrozzina, in futuro chiss? se la ricerca?!?





E se parliamo di barriere architettoniche?


?ci vorrebbe un libro. Brevemente! da persona normodotata non le vedevo, n? tanto meno le  riconoscevo, adesso, nella mia nuova condizione le  vedo benissimo. Combatto quotidianamente contro carenze strutturali e maleducazione! Quando vado con mia moglie a fare la spesa ? parcheggi assenti oppure occupati indebitamente ; nei locali pubblici ? bagni non accessibili ed altro ancora; forze dell?ordine ? sempre restie a prendere provvedimenti disciplinari contro gli automobilisti incivili e cos? via.

Aiutaci a capire, cosa cambia nella vita di una persona disabile quando diventa atleta disabile ?

Io lotto ogni giorno per far capire ad altre persone disabili come me che lo sport ? fondamentale nella vita. Perch? la vita ? bella e va vissuta! Parlo per esperienza personale! I primi mesi passati su di una sedia a rotelle per me sono stati tremendi. Trascorrevo le giornate davanti ad un televisore e non volevo vedere n? ascoltare nessuno. Solo col basket sono riuscito a ritornare me stesso, ritrovando il gusto di sentirmi utile e di stare in mezzo alla gente. In ogni caso, non ha importanza il livello di gioco che si pu? o si vuole raggiungere praticando una qualsiasi disciplina sportiva. L?importante ? praticarlo! Credo che anche il soggetto affetto da disabilit? grave o gravissima, nel sentire il solo ?odore di un pallone?, potrebbe sentirsi meglio. Aggiungo pure che, l?allenamento contribuisce a rafforzare i muscoli attivi del proprio corpo. Soprattutto la persona disabile pu? comprende quanto questo sia importante  per poter svolgere agevolmente quei gesti del quotidiano legati all?autonomia personale: scendere/salire in macchina ? mettersi sul divano ? lavarsi – andare a letto.

Intervista di Pagliara Nunzio ? hanno partecipato tutti gli utenti del Centro