E l’Assessora disse : “ti fidi di me”?

E l’Assessora disse : “ti fidi di me”?

6 Maggio 2021 0 Di palagianonet

Di  fronte alle lacrime di una donna straniera  con due figlie minori, commossa nell’apprendere che il progetto SAI ex SPRAR non sarà più gestito dal Circolo Arci ma da altro operatore economico ,l’ Assessora  ai Servizi Sociali del Comune di Palagiano, pensa bene di “rassicurare” la donna,  dicendole, con un tono di voce di qualche decibel superiore alla norma e una velocità di eloquio che comunica una informazione psicologica tutt’altro che rassicurante, che non aveva nulla da temere, che a lei nulla sarebbe mancato semplicemente c’è un “ cambio di dama”. Insomma “stai serena”!

Ti fidi di me ? le ha detto. Cambia semplicemente il gestore!

Ma come assessora  non hai mai sentito parlare di relazioni empatiche? Possibile che tu abbia potuto credere che in ambito sociale basta notificare qualcosa come fanno i carabinieri per essere a posto? Possibile che tu non sappia che l’ equipe di lavoro nella presa in carico di questa specifica tipologia di beneficiari, mette in atto una serie di interventi  e strategie comunicative tenendo conto di una molteplicità di problematiche  e di traumi che queste persone si portano dietro avendo  sfidato, le carceri libiche, la tratta degli esseri umani, il mare e tanto altro?

Fidati di me hai detto alla donna in lacrime . E come non fidarsi di chi pur avendone precise responsabilità sino ad ora non si è mai occupata di questo progetto che di punto in bianco diventa interessante per l’amministrazione?

Bontà sua , non possiamo che esserne contenti considerando che al monitoraggio di marzo 2021 effettuato da Roma, l’Ente Locale non ha certamente fatto bella figura nè brillato per capacità di accoglienza e integrazione di migranti forzati.

Nessuna strategia condivisa  per garantire soluzioni abitative per coloro che avendo completato il percorso nel progetto intendono stabilirsi sul territorio. E ovviamente non parliamo di assistenzialismo ma di co-progettazione sociale . Nessuna strategia condivisa di supporto all’inserimento sociale. Nessuna promozione  condivisa del progetto sul territorio.

Pubblichiamo solo in maniera esemplificativa un brevissimo stralcio del report del monitoraggio “…durante il monitoraggio è emersa da parte  dell’Ente Locale una limitata conoscenza   delle attività progettuali e la mancanza di lavoro di indirizzo e supervisione complessiva…l’equipe di lavoro( questi siamo noi ) dimostra coesione  e attenzione verso il lavoro, i servizi sono strutturati…..”

Forse è dietro la serietà riconosciuta del nostro lavoro che potevi ricercare le lacrime di quella donna?

Ti fidi di me? le hai detto

E come non fidarsi di tanta sensibile professionalità dimostrata, Assessora!  Come non fidarsi di una commissione giudicatrice del bando di affidamento del servizio SAI che senza competenze alcuna (da curriculum) in materia di immigrazione forzata e neppure in materia di servizi sociali è riuscita a valutare i progetti presentati?

Ma quella del bando è un’altra storia che ci riserviamo di approfondire.

Circolo Arci SvegliArci aps

Presidente

Angela Surico