Fallaci e l?Islam: il coraggio delle idee
1 Giugno 2006Purtroppo, il buonismo di maniera del politicamente corretto, impone alla cultura occidentale di arroccarsi dietro un falso moralismo di fondo, secondo il quale, le culture e le religioni arrivate attraverso i flussi migratori nelle nostre citt?, dovrebbero essere integrate e tollerate preventivamente. Una sorta di benevolenza bigotta che ha prodotto dei risultati disastrosi sulla nostra Civilt? e che di conseguenza non ha portato ad una reale integrazione della cultura islamica col nostro mondo. Integrazione che, ad onor del vero, non ? mai andata oltre la semplice condivisione da parte delle popolazioni islamiche di alcuni riti consumistici tipici della nostra societ?.
L?islam del chador e del Burka era ed ? rimasta, una cultura intollerante e razzista che non vuole, in larghissima parte, l?integrazione con la Civilt? occidentale. ? una religione che, per principio dogmatico, ha sempre etichettato come ?infedeli? le culture e le popolazioni diverse da quella araba. Ammette, per ragioni prettamente teocratiche, la violenza sulle donne e sui bambini rinnegando le regole fondamentali del rispetto dei diritti umani e della democrazia.
Nel mondo occidentale, l?islamismo pretende il diritto della libert? di culto e la possibilit? di raccogliere i fedeli in luoghi, le moschee, dove pregare e diffondere la parola di Allah. Ovunque si trovino, sono in perenne contrasto con le autorit? e le popolazioni che li ospitano. Chiedono con arroganza di rimuovere i simboli delle religioni prevalenti e non vogliono che il volto delle loro donne, venga fotografato senza veli sui documenti di riconoscimento(solo per fare qualche esempio). Gli islamici integralisti e ben integrati si immolano essi stessi in nome della guerra santa oppure offrono la loro disponibilit? a fare da basi logistiche ai terroristi che organizzano attentati, in Europa e nel mondo, contro i simboli e gli amici dell?occidente.
Nel mondo islamico, nessun occidentale pu? arrogarsi il diritto di poter leggere una bibbia o pregare liberamente. Nessun occidentale pu? sentirsi sicuro di circolare liberamente nelle citt? arabe. A Tunisi, come ? capitato a me, senza scorta armata o senza delle guide turistiche colluse con le bande mafiose locali si rischia grosso. Negli stati arabi – islamici in cui ? consentita la libert? di religione, i cristiani, ad esempio, frequentemente sono vittime di stragi sanguinarie ad opera dei fondamentalisti compiute addirittura nelle chiese.
Tutto questo lo disapprovo! Rivendico, il mio sacrosanto diritto di criticare la religione islamica, liberamente e senza correre alcun pericolo di vita, allo stesso modo di quanto fanno liberamente gli islamici col cristianesimo e la cultura occidentale. Rivendico, il sacrosanto diritto di esprimere il mio pensiero certamente opinabile, senza essere classificato come estremista xenofobo e razzista. Oggi, l?occidente vive nello strano paradosso per cui se si ammazzano delle persone per aver girato film di protesta contro il mondo islamico o si bruciano le Ambasciate per delle vignette satiriche sulla religione islamica ( discutibili), viene messa in discussione la politica dell?integrazione della civilt? occidentale. Se viene contestata quella stessa cultura islamica si passa per essere nazisti.
Personalmente, non sono assolutamente entusiasta dei fautori dell?Eurabia del futuro e rifiuter? la contaminazione interculturale con i popoli arabo ? islamici, fin quando la mia Civilt?, la cultura, i miei simboli, non godranno di pieno rispetto e considerazione nelle terre di Maometto. Rifiuter? il dialogo con la cultura arabo ? islamica fin tanto che, questi ultimi, non dimostrino di apprezzare gli sforzi esercitati dalla mia cultura per favorire una maggiore integrazione del popolo arabo nel tessuto sociale dell?occidente.
Rispettosamente, barracuda
E non per colpa dei cristriani.
Condivido in pieno il tuo piensiero.
Le “crociate” musulmane sono appena all'inizio…
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