Il convertito sulla via di Tarasco

Il convertito sulla via di Tarasco

17 Maggio 2012 27 Di Life

Qualche tempo fa ebbi a definire Hitler l’unico politico della storia recente di cui si possa dire con certezza di essere stato coerente. Certo, la sua coerenza avrebbe potuto essere utilizzata per scopi affatto diversi da quelli criminali che caratterizzarono il suo percorso, ma il mio discorso non era teso giustificare l’esito della sua carriera politica quanto a precisare di cosa parliamo quando parliamo di coerenza. Se Caio in un dato momento afferma di voler fare A, lo stesso Caio appare incoerente se un momento dopo realizza B.

Ricorderete che in quel post intendevo, prove alla mano, segnalare le tante incoerenze politiche collezionate da Cervellera, che fanno di lui il perfetto prototipo del politico incoerente. Altro che persona “intellettualmente onesta”, così come si era pregiato di definirlo un altro politicante incoerente quanto e forse più di Cervellera stesso.

Ci fu allora chi espresse forti dubbi sull’opportunità di dare a Cervellera dell’incoerente e accusarlo di disonestà intellettuale. Oggi alle stesse persone mi piacerebbe chiedere se hanno cambiato o meno opinione, dopo aver ascoltato il suo comizio di ieri sera.

In quel comizio il nostro fisico preferito è tornato a raccontarci di come, dopo la sconfitta del 2007, credette giusto interpretare l’esito elettorale a lui sfavorevole alla stregua di una chiara volontà degli elettori a fornirlo di “mandato a stare all’opposizione”. Passano cinque anni e un’altra sconfitta elettorale si trasforma magicamente in “mandato a stare con Tarasco”.

Signori, lasciando perdere per un attimo il discorso sulla coerenza, siamo alla presenza di un politico, oppure di un mago da teatrino dell’avanspettacolo?

Mimmo Forleo