Il “mio” depuratore. di Loredana Favale.

9 Giugno 2006 Off Di Life

Intrepida e ignara di quello che mi attendeva (anche la cancellazione del file dal mio pc) e nonostante ritenessi, per me, le risposte ricevute dal sindaco sufficienti a farmi sopportare per un ulteriore periodo il puzzo che pervade il paese, ho deciso di leggere i due faldoni di atti, delibere, ordinanze attinenti il depuratore di Palagiano, tre giorni tra lo scoramento e la determinazione. L?idea era quella di verificare e prendere visione di quanto fatto da codest' Amministrazione visto il perdurare del puzzo nel paese. Emerge chiaramente che il depuratore nuovissimo progettato e appaltato dalla precedente Amministrazione, realizzato dal 20.11.98-al 21.05.2003 non ancora collaudato, che non aveva mai funzionato mai avrebbe funzionato, poich? risultava essere una filiera di tecnologie tra loro non funzionali, con scelte progettuali attuate che sostanzialmente sono da ritenersi alla base delle difficolt? dell?impianto ad assicurare un?affidabile esercizio. non riesce a depurare nelle sue varie fasi di trattamento i liquami in ingresso. Le acque in uscita non rispettano i limiti imposti dalla tabella A della ex legge 319 del 1976 (legge Merli), secondo quanto previsto dal progetto. l'impianto concepito ? di tipo aerobico, ma praticamente i batteri vanno in anaerobiosi muoiono e puzzano.

Non avendo avuto modo di acclarare il non funzionamento, prima dell?alluvione, avvenuta 08.09.2003 nonostante alcune avvisaglie precedenti, al disastro meteorologico si addebit? impropriamente il danno, pregiudizio, che lungamente, anche in chi avrebbe dovuto rimediare ha influenzato e agito sfavorevolmente, in quanto era impensabile che un depuratore nuovo non funzionasse. L?alluvione provoc? danni all?impianto esclusivamente alla parte elettrica i cui lavori di ripristino venivano affidati, progettati e diretti dallo studio I.G.A., Ingegneri Guadagnuolo Associati (responsabile ing. Manlio Guadagnuolo), finanziati con fondi dell'alluvione e affidati alla medesima ditta Dibattista, in quanto l'Impresa risultava essere costruttore e conduttore temporaneo dell'impianto. Come da contratto in data 29 ottobre 1999, la conduzione temporanea dell'impianto doveva cessare ad ultimazione lavori con la presa in gestione da parte dell'AQP.

I lavori di ripristino post alluvione, risultano completati in data 27/07/2004, si esegue in data 21/02/2005, visita finale di collaudo di tutto l?impianto, i collaudatori emettevano certificato di collaudo esclusivamente alla corrispondenza degli elaborati progettuali e non di funzionamento reale, per cui l?Amministrazione non li approvava, Ormai ? chiaro che ben altri problemi sottendono al cattivo funzionamento del depuratore, si conferisce incarico al dott. Catucci Oronzo (esperto ambientale).

L?ente A.Q.P. gestore unico del servizio idrico integrato, avrebbe dovuto assumere la gestione diretta dell?impianto, ma avendo dopo verifiche e indagini riscontrato deficit notevoli, per non incorrere in procedimenti penali, con le seguenti motivazioni rifiutava:

1-Non ? possibile acquisire le prescritte autorizzazioni per l?esercizio dell?impianto;

2-L?impianto non risponde, per alcune pere civili ed elettromeccaniche, alle norme di sicurezza; tali carenze potrebbero anche essere sanate nell?ambito della gestione dell?impianto;

3-l?impianto non rispetta i limiti allo scarico del D.L.152/99, ? fonte di cattivi odori ed ? affetto da carenze impiantistiche di base non ovviabili con interventi di carattere gestionale/manutentivo.

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Esperito incarico il dott. Oronzo Catucci in concerto con A.Q.P. si evidenziavano le mancanze, le carenze funzionali e progettuali attuate e che sostanzialmente sono da ritenere alla base delle difficolt? dell?impianto ad assicurare nel tempo un affidabile esercizio relativamente alle stazioni di stabilizzazione fanghi, disidratazione meccanica, ossidazione, equalizzazione delle portate (mancante),coperture, acque meteoriche.

Quando si riteneva di aver individuato le cause e come porvi rimedio bisognava reperire i fondi, ma per la Regione Puglia era impensabile che un depuratore nuovo non funzionasse e ne ritard? il nuovo finanziamento. Nelle more della risoluzione che apparve a breve termine si decise di usare enzimi che aiutano la digestione e demolizione dei batteri ma,,,,,,, II 28.11.2005 avveniva il sequestro del depuratore da parte della Procura della Repubblica -Tribunale di Taranto ( Pubblico Ministero dott. Luca Buccheri) a seguito delle indagini svolte dai carabinieri del NOE di Lecce, su esposto denuncia di cittadini. Rimane,comunque, la facolt? d'uso dell'impianto da parte della societ? di gestione.(Di battista). Questo blocca ogni altra operazione fino a quando la magistratura non abbia eseguito tutte le indagini intese ad individuare responsabilit? e negligenze.

Al momento l?impianto non ? stato ancora dissequestrato per motivi d?opportunit?, le concertazioni tra magistratura, comune, Provincia , Regione e A.Q.P. sono al termine e dovrebbe consentire a quest?ultimo ente in questi giorni di prendere in carico la gestione manutenzione con gli adeguamenti imprescindibili al trattamento dei liquami. Costo dell?operazione euro 1.513.750,00 finanziamento A.T.O., quasi quanto la sua realizzazione.

I costi di gestione e manutenzione saranno molto alti tanto da non giustificare la permanenza di quel depuratore. Che in ogni caso non potr? assicurare nel tempo le rese ipotizzate senza una gravosa manutenzione conservativa.

Personalmente su invito dell?Amministrazione giorno 8,06,06, ho partecipato ad un incontro dell?Amministrazione con il Comitato tecnico della Provincia, forse l?ultimo che seguiva quello in mattinata presso la Regione Puglia a cui ne ? seguito un altro forse definitivo oggi. Ne sono ancora allibita?.conoscete il gioco del rimpiattino!!!????

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Sunto cronologico dei fatti

L'Amministrazione Comunale di Palagiano,(Avv.Stellaccio) nel settembre del 1997,in tempi rapidissimi, pena la decadenza del finanziamento, esegui il Progetto di ampliamento del vecchio depuratore con i fondi della L.135/97(Decreto del Ministero dell'Ambiente del 20/10/1997) (visualizza atto di giunta)

affidava l'incarico per la progettazione esecutiva dei lavori di ampliamento del presidio depurativo a servizio del centro abitato di Palagiano ai seguenti professionisti: I.G.A. Ingegneri Guadagnuolo Associati (Responsabile di progetto e Capogruppo ing. Manlio Guadagnuolo),

ing. Mario Saracco,

ing. Francesco Pagliara,

ing. Marino D'Agostino,

ing. Francesco Dipierro

ing. Carmine Schiattone.

I lavori di realizzazione furono appaltati nel settembre del 1998, a seguito di espletamento asta pubblica, alla ditta dott. Domenico Dibattista Costruzioni s.r.l. con sede in Gravina di Puglia.

Importo totale dei lavori ? 3.190.124.589 oltre iva

La consegna inizio lavori veniva fatta in data 20/11/1998.

I lavori consistenti in un ampliamento del vecchio sito hanno riguardato la dismissione di alcune stazioni di trattamento esistenti ed in alcuni casi la loro rifunzionalizzazione, nonch? la costruzione di nuove stazioni di trattamento.

L'ultimazione dei lavori principali avvenne in data 16/04/2003.

A seguito degli eventi alluvionali verificatisi nel Comune di Palagiano in data 08/09/2003, prima della visita finale di collaudo, l'impianto di depurazione sub? ingenti danni esclusivamente, si appur?, alle parti elettriche. I lavori di ripristino venivano progettati e diretti dallo studio I.G.A., Ingegneri Guadagnuolo

Associati (responsabile ing. Manlio Guadagnuolo), finanziati con i fondi dell'alluvione e affidati alla medesima ditta Dibattista, in quanto l'Impresa risultava essere costruttore e conduttore temporaneo dell'impianto.

I lavori venivano consegnati all'Impresa in data 22/03/2004 e completati in data 27/07/2004.

In data 15/12/2004 l'ing. Manlio Guadagnuolo redigeva il certificato di regolare esecuzione per i lavori di ripristino.

In data 21/02/2005, a seguito della visita finale di collaudo, i collaudatori emettevano certificato di collaudo relativo ai lavori di cui al contratto principale. controllando esclusivamente la corrispondenza degli elaborati progettuali e non di funzionalit? per cui la stazione appaltante ovvero l?amministrazione non li approvava

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A questo punto si capisce dalla crescente puzza che ben altri problemi sottendono il regolare funzionamento del depuratore, vi risparmio le lunghe trafile delle azioni intraprese dall'Amministrazione Comunale per eliminare gli odori molesti e per il corretto funzionamento dell'impianto con sopralluoghi tecnici diffide ordinanze intimazione alla Dibattista conduttrice dell?impianto, all'AQP per un immediato intervento di pulizia e disinfestazione di tutta la rete fognaria gestita da AQP.

In data 06/07/2005 l'AQP rispondeva che il cattivo odore non era generato dalla rete fognaria e che aveva predisposto, comunque, per il giorno 07/07/2005 una pulizia specifica delle fogne urbane. Richiesta di un intervento urgente del 07/07/2005, da parte dell'Amministrazione Comunale agli ispettori dell'ARPA-Puglia Il 18/07/2005 ARPA-Puglia trasmetteva a questo Comune i risultati delle analisi sui campioni istantanei prelevati. Venivano riscontrate concentrazioni alte di solidi sospesi in ingresso e parametri fuori norma sui reflui in uscita.

Il 21/07/2005 il Sindaco emetteva l'ordinanza n. 74/2005, con la quale ordinava all'Impresa Dibattista di provvedere “ad horas” ad effettuare tutto quanto necessario per il ripristino della funzionalit? del ciclo depurativo presso l'impianto di depurazione dell'abitato di Palagiano ed all'AQP il monitoraggio delle caratteristiche dei reflui in entrata all'impianto con decorrenza immediata.

In data 23.08.2005 il sopralluogo dei carabinieri del NOE, avvenuto in seguito all'esposto fatto dai cittadini residenti nel quartiere Bachelet per grave situazione igienica e ambientale.

In data 24/08/2005 l'AQP comunicava di aver effettuato, nei giorni 16 e 17 agosto, ulteriori campionamenti sui reflui in ingresso all'impianto, confermando valori compatibili con quelli di un normale refluo urbano

L'impianto di depurazione, pertanto, ? stato oggetto dei seguenti interventi al fine di eliminare gli

odori molesti. In particolare le attivit? eseguite sono:

svuotamento e pulizia della stazione di dissabbiatura e disoleatura; svuotamento e pulizia del sedimentatore primario; svuotamento e pulizia della linea di emergenza; svuotamento e pulizia del sedimentatore secondario; svuotamento e pulizia della vasca di clorazione; sostituzione del materiale filtrante nei letti di essiccamento;

eliminazione sistematica dei fanghi disidratati e del grigliato in uscita dalla griglia automatica;

trattamenti biochimici di deodorizzazione;

abbassamento del livello di fanghi nella stazione di ossidazione e di denitrificazione; sostituzione dei teli della stazione di disidratazione dei fanghi.

Considerato che la situazione igienica e ambientale perdurava anche dopo tali interventi e non disponendo il Comune di tecnici competenti in materia ambientale, il Sindaco all'inizio di settembre si rivolgeva a un tecnico consulente esperto in materia ambientale il dott. Oronzo Catucci con il quale si procede ad ulteriori indagini concertate con i tecnici dell'AQP

Provvedeva, inoltre, con l'ordinanza sindacale n.95 del 23.09.2005 a far eseguire i lavori di pulizia del canale ricettore Lama di Vite in data 10.11.2005 alla ditta Martellone Angelo di Palagiano. I lavori sono stati ultimati il 05.10.2005.

Al fine di poter disporre di una serie di dati che possano indicare la capacit? dell'impianto a depurare secondo la normativa vigente si esegue Sopralluogo al depuratore il giorno 3 ottobre 2005 di concerto con AQP , per l'individuazione e la definizione di un pacchetto completo di proposte di migliorie-e modifiche finalizzate all'adeguamento del presidio depurativo alla legislazione vigente; ci? per ottenere l'autorizzazione allo scarico e per la presa in gestione da parte dell'AQP.

II 28.11.2005 avveniva il sequestro del depuratore da parte della Procura della Repubblica -Tribunale di Taranto ( Pubblico Ministero dott. Luca Buccheri) a seguito delle indagini svolte dai carabinieri del NOE di Lecce. Rimane,comunque, la facolt? d'uso dell'impianto da parte della societ? di gestione. Che blocca ogni altra operazione fino a quando la magistratura non abbia eseguito tutte le indagini intese ad individuare responsabilit? e negligenze.

Di seguito l?elencazione sintetica iter burocratico con le date di ogni fase, a partire dai lavori ampliamento dal Novembre 1997 a Dicembre 2005

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il Progetto di ampliamento fu finanziato con i fondi della L.135/97(Decreto del Ministero dell'Ambiente del 20/10/1997): fasi di realizzazione (progettazione, appalto, collaudo)

Progettazione: I.G.A. Ingegneri Guadagnuolo Associati (Responsabile di progetto e Capogruppo ing. Manlio Guadagnuolo), ing. Mario Saracco, ing. Francesco Pagliara, ing. Marino D'Agostino, ing. Francesco Dipierro ed ing. Carmine Schiattone. delibera D. G. C. n.464 del 17.09.1997

Direzione lavori (idem come sopra) D.G.C, n.530 del 13.10.1997

Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione: ing. Francesco Dipierro D.G.C, n.530 del 13.10.1997

Contratto d'appalto Repertorio n.562 del 20.11.1998

Verbale inizio lavori 20.11.1998

Verbale ultimazione lavori 23.04.2003 (lavori ultimati il 16.04.2003)

Verbale accertamento completamento lavori 21.05.2003

Realizzazione impianto 20.11.98-21.05.2003

Alluvione 08.09.2003 Verbale inizio lavori 22.03.2004 Verbale ultimazione lavori 27.07.2004

Realizzazione lavori di somma urgenza per alluvione 22.03.04-27.07.2004

Certificato collaudo- (ing. G. Corti e ing. D. Salomone) *21.02.2005 -prot. n. 3035 del 26.02.2005

Relazione tecnica generale dell?A.Q.P. per la presa in carico dell?impianto del 29,05,2006 prot.n.8672

*Certificati non ancora approvati dalla stazione appaltante