IL MIO PUNTO DI VISTA. di Rocco Ressa.

18 Gennaio 2011 0 Di Life

Mi capita spesso di leggere alcuni articoli o commenti che chiamano in causa gli Amministratori, il loro impegno, le loro mancanze e via dicendo. Ritengo un diritto fondamentale di ogni cittadino quello di chiedere spiegazioni, denunciare situazioni di mala amministrazione, stimolare “il potere” perché dia risposte, le più utili e giuste.

Tale diritto fondamentale è estensibile anche alla polemica, al duro (ma rispettoso) attacco politico, al confronto serrato purché non trascenda nel personale e nella maleducazione oppure nella evidente falsità o, peggio ancora, denigrazione e calunnia. Sicché tutto, o quasi, è consentito se è vero che viviamo in piena libertà e in una vera democrazia.

Mi capita spesso di leggere alcuni articoli o commenti che chiamano in causa gli Amministratori denigrandoli per il solo fatto di aver dato delle risposte o di aver inviato alcuni articoli o per aver esposto, nel pieno rispetto del diritto fondamentale di cui sopra, il proprio pensiero libero.

Sicché a tutti deve essere concesso tale diritto inviolabile (diritto di critica ed anche di offesa quando non addirittura di calunnia) tranne che ai cittadini che a tempo determinato sono stati incaricati da altri cittadini a gestire il potere amministrativo, con tutti i propri limiti e pregi.

Ed invece io questo diritto me lo prendo, come ho sempre fatto…

…e al fin della licenza io non perdono e tocco!

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I successi che l’Amministrazione può vantare nei diversi settori sono una realtà, come realtà sono i finanziamenti ottenuti, le opere realizzate, i servizi garantiti, i grandi problemi risolti e i piccoli problemi che appesantiscono enormemente la vita quotidiana e lavorativa di ogni Amministratore.

· Il pagamento dei debiti;

· la soluzione di complessi contenziosi datati nel tempo così come dei nuovi;

· i pubblici concorsi espletati;

· le opere di sicurezza idraulica a difesa del paese;

· le strutture e gli spazi di incontro messi a disposizione dei cittadini, dei giovani e delle famiglie soprattutto;

· la messa in sicurezza delle scuole pubbliche;

· i servizi per gli anziani, i diversabili, i minori;

· i progetti per l’integrazione di cittadini extra comunitari;

· la ricerca e la concessione di finanziamenti europei;

· l’acquisizione di strutture confiscate alla mafia;

· la realizzazione di un “parco progetti” candidabile, a tempo debito, a finanziamenti diversi;

· lo svecchiamento della macchina amministrativa;

· l’attenzione all’ambiente, al verde pubblico, alla pulizia;

· l’indizione di gare d’appalto innovative nel campo dei rifiuti;

· le iniziative culturali e gli eventi proposti;

· la realizzazione del museo e dell’area archeologica;

· gli itinerari naturalistici e i percorsi ciclabili in parte finanziati ed in via di realizzazione;

· la promozione del territorio;

· la creazione di Consorzi per lo sviluppo economico del territorio;

· la acquisizione al patrimonio comunale, ormai prossima, delle masserie e case coloniche di proprietà dell’ex Ersap;

· lo sviluppo edilizio di questi anni;

ecc. ecc. ecc.

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Tutto ciò ovviamente si può contestare, ma gli atti pubblici sono disponibili per tutti ed anche le opere.

Questo ho realizzato dal 2002 fino ad oggi …

… e al fin della licenza io non perdono e tocco!

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Ma tutto questo è semplicemente fare il proprio dovere?

Ovvio! Sono stato eletto Sindaco per ben due volte, anzi tre, dai miei concittadini, per fare tutto questo e tanto altro ancora e, dunque, non faccio altro che svolgere quotidianamente il mio dovere senza pretendere o attendere riconoscenza, ringraziamenti o plausi.

Dove è allora l’eccezionalità di cui qualcuno ha parlato?

Semplicemente nel fatto che fare il proprio dovere oggi è, ahinoi, certamente una eccezionalità; se così non fosse il nostro Paese non sarebbe nella condizione in cui è.

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Chi sono i detrattori?

Forse coloro che la pensano diversamente da me? NO!

Allora… forse coloro che appartengono ad un’altra fazione politica? NEPPURE!

Forse detrattore è chi offre un consiglio oppure una critica ancorché feroce? Assolutamente NO!

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Ma chi sono allora i detrattori?

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Sono forse coloro che hanno condiviso comuni esperienze?

Coloro che hanno intinto il pane nello stesso calice di vino?

Sono forse coloro che hanno mangiato nello stesso piatto?

Sono coloro che hanno legittimamente per anni e anni beneficiato dalla Pubblica Amministrazione?

Sono coloro che fino a ieri condividevano i miei stessi percorsi?

Sono coloro che per non aver più ottenuto le legittime, ma non obbligatorie, prebende si sono sentiti lesi?

Sono forse coloro che si sono sentiti offesi nell’amor proprio per non aver potuto condurre la barca allo “schianto politico”?

Sono coloro che si arrampicano davvero sugli specchi per tentare, dopo essermi stati “amici”, di gettare fango sulla mia faccia per prendersi una effimera rivincita?

Sono coloro che volevano raggiungere “l’eldorado” macchiandosi di azioni malevoli e perciò scacciati dalle stanze del potere?

Sono forse coloro che parlano non per costruire percorsi migliori, ma solo per astio e vendetta?

Sono forse coloro che schiavi del risentimento, dell’avidità, della maldicenza ledono la rispettabilità di altri cittadini o amministratori che siano?

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Sono loro i detrattori?

Certamente SI, sono proprio loro e sono pochi, solo pochissimi, tutti gli altri non sono detrattori, ma liberi cittadini che esprimono, mi piaccia o no, il loro pensiero ed il loro libero giudizio.

… ed al fin della licenza io non perdono e TOCCO!

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E’ propaganda informare i cittadini del lavoro amministrativo?

E’ propaganda gridare con soddisfazione che l’Amministrazione su poco più di 3.000.000 di euro di finanziamento complessivo utilizzabili da quattro Comuni oltre che da altri Enti è riuscita ad ottenerne 1.800.000?

Se questa è propaganda vuol dire che questo sito mi impedisce di parlare, di informare e dunque è evidente che dovrei smettere, pur a malincuore, di utilizzarlo.

Ma non posso credere che il mio amico Mario, che mai smetterò di ringraziare per aver dato a Palagiano un utile strumento di comunicazione come palagiano.net che per anni, ed ancora oggi, mi aiuta a meglio comprendere lo stato d’animo dei cittadini, dei giovani soprattutto, voglia davvero ritenere “propaganda” i miei comunicati o quelli degli altri amministratori.

Attenzione Mario, dico amministratori, non cittadini. C’è una differenza evidente. Un Amministratore che informa si firma come tale. Ad esempio: sui miei comunicati ufficiali appare Rocco Ressa – Sindaco, ma si da il caso che io sia anche un cittadino, ed allora quando voglio liberamente esprimere la mia legittima opinione mi firmo semplicemente con : sinceramente Rocco Ressa.

Ciò significa che se Arsenal dovesse essere lo pseudonimo di un cittadino che è anche amministratore, ebbene anch’egli come cittadino ha diritto di polemizzare, nei limiti della decenza, con chiunque e su qualunque argomento. Se così non fosse la democrazia sarebbe a senso unico e dunque non sarebbe tale.

Ciò chiarito è evidente che continuerò ad utilizzare palagiano.net, come Amministratore ogni qual volta io abbia da comunicare informazioni, successi, insuccessi; da cittadino ogni qualvolta ne avrò voglia o ne sentirò la necessità.

Risponderò, però, come Sindaco a tutti coloro che chiederanno, con il garbo necessario dovuto al ruolo istituzionale che ricopro, spiegazioni in merito alla mia attività amministrativa, alle scelte ed alle soluzioni proposte.

Mi prenderò, parimenti, la libertà di esprimere i miei pensieri o le mie critiche come cittadino ogni qualvolta ne sentirò il bisogno.

E dunque continuerò ad utilizzare questo utile strumento di comunicazione

…e al fine della licenza io non perdono e TOCCO!

Caro amico mio, in nessun passaggio della mia consapevole e voluta polemica ho voluto far riferimento a te, a palnet e alla tua collaborazione con l’Amministrazione che è stata sempre non solo legittima, ma anche utile e preziosa, anche se, come tutte le cose, anche quelle belle, giungono alla fine. Sono certo che tu non mi abbia mai riserbato rancore, come mai io ne ho riserbato a te.

Ed ora un pezzo di una magnifica canzone di Guccini che è una utile lezione per tutti, me compreso.

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,

infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,

buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;

godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura

e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l’ ignoranza dei primi della classe.

Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.

Gli orpelli? L’arrivismo? All’ amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,

venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false

che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte

tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.

Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;

coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

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?

sinceramente

Rocco Ressa