IL MISTERO DEL CANDIDATO SCOMPARSO, quando Ciccio Pesca, Gaetano Tabasco e Vito Cervicale si sfidarono per la poltrona di Sindaco (ultima puntata)

IL MISTERO DEL CANDIDATO SCOMPARSO, quando Ciccio Pesca, Gaetano Tabasco e Vito Cervicale si sfidarono per la poltrona di Sindaco (ultima puntata)

3 Maggio 2012 1 Di Life
Gli interrogatori proseguirono per tutto il resto della giornata, così come le ricerche del candidato scomparso. Furono setacciate le sette case e le tre chiese; ascoltati tutti i centoquaranta abitanti e i trecento candidati; interrogati uno ad uno gli immigrati regolarizzati forfettariamente; spiluccato ogni singolo albero di mandorle. Ma di Gaetano Tabasco, niente, neanche l’ombra.

Soltanto, fu trovato nel suo studio un foglio con su scritta a mano una bozza del discorso da tenere nell’ultimo comizio. La perizia calligrafica stabilì che il dottore aveva scritto quelle note di suo pugno.

Il sindaco uscente si affrettò a dichiarare alla stampa: “Questa è la dimostrazione che Tabasco non è un burattino nelle mani di nessuno.”

Seguirono velenose polemiche: per il centro-destra, la dichiarazione rilasciata da Rocco Cespa infrangeva la regola del silenzio alla vigilia del voto. I giornali decisero di non pubblicare il discorso del dottore; tuttavia, una trascrizione degli appunti fu recapitata ad un famoso sito internet locale, la piazza virtuale del paese, e così furono rese note le parole che Gaetano Tabasco avrebbe dovuto pronunciare durante il suo ultimo comizio:

“Cari concittadini, amiche, amici,
in queste settimane di campagna elettorale ho imparato molte cose, ho anche avuto l’impressione di essere completamente inadeguato… A volte mi sembrava di balbettare… Cosa posso dirvi?
So che ci aspettano tempi difficili: e mi chiedo cosa può fare un amministratore, cosa è davvero in suo potere… E mi sono venute in mente quelle canzoni di quando ero ragazzo, così piene di speranza, così tese verso il futuro.
I tempi sono difficili, ma ce la faremo: se stiamo insieme, supereremo il buio della notte che sta davanti a noi… Mi sento inadeguato, ma se penso che voi siete con me, allora ritrovo la forza, la speranza, il coraggio per candidarmi alla carica di sindaco.
Che cosa può fare un amministratore? Forse niente, forse poco, forse tanto. Sì, se stiamo insieme, se mettiamo da parte il cinismo, gli egoismi, se siamo comunità vera, allora possiamo fare molto.
Quando la sentinella è interrogata su quanto resta della notte, risponde che viene il mattino, e poi viene anche la notte: la storia dell’umanità è un enigma che non riesce a trovare risposta: un mistero drammatico: ma noi dobbiamo tenere viva la speranza, e possiamo tenerla viva solo se stiamo insieme.”

“Marescia’,” disse il brigadiere, “che c’entra tutto questo con la politica? Con l’elezione di un sindaco?”
“Non lo so,” rispose a bassa voce il maresciallo, “non lo so…”
E guardò fuori dalla finestra: il sole si stava distendendo timidamente sui rami dei mandorli, disegnando un ricamo delicato di ombre e di piccoli fiori rosa. Era già domenica mattina.

FINE