Interventi urgenti per ?grandi patriarchi? della Natura.

12 Agosto 2006 Off Di Life
Molto probabilmente, in questo caso, si tratta di una “calamit? naturale”: un fulmine o il forte vento, o pi? semplicemente il peso del grande ramo che si ? spezzato di netto (magari aiutato da qualche gesto sconsiderato, visto che la grande chioma pendeva sulla strada interpoderale).

Certo, questo maestoso (si noti il rapporto con l?auto!) e plurisecolare monumento naturale si trova in cattivo stato vegetativo (vetust? a parte) e dall?esame obiettivo si notano immediatamente altri rami spezzati in precedenza.

La ferita inferta in questa occasione (v. foto )

? di grandi dimensioni e, senza un urgente ad accurato intervento di “rifinitura”, disinfezione e cura, potrebbe portare a gravi aggressioni parassitarie e morte della pianta.
Per queste sintetiche ragioni, si chiede agli Organi in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, l?adozione di urgenti e immediati interventi per:

1. la rimozione del ramo spezzato (di cui suggeriamo di conservare una sezione per gli studi successivi);
2. la cura della lesione, da affidare ad esperti e qualificati tecnici forestali, per evitare le ulteriori conseguenze, per lo studio dello stato vegetativo della pianta e la pianificazione degli interventi di manutenzione;
3. l?intensificazione della vigilanza.

Si coglie l?occasione, per nuovamente segnalare lo stato di sofferenza che presenta l?altro (e, forse, pi? famoso) grande pinus halepensis, il plurisecolare “Pino di Lenne”, anch?esso ai margini della grande pineta costiera ? Bosco Marziotta, danneggiato alcuni anni fa dall?arbitraria deviazione del percorso di progetto dell?oleodotto Monte Alpi (per il quale ? ancora in corso processo penale), che ne caus? la distruzione di diversi grandi rami e di una parte dell?apparato radicale. Anche per questo esemplare sono stati pi? volte sollecitati analoghi interventi, ma ?ahim?! ? inutilmente.

COM'ERA!!

COM'E' OGGI!!!

Questo esemplare plurisecolare (qualcuno dice di 400 anni!) ?, tra l?altro, censito nel Registro nazionale dei grandi alberi.

Al fine di meglio tutelare questi veri e propi “Beni Comuni” ed assicurarli al patrimonio pubblico, chiediamo che vengano attivate in tempi rapidi le procedure per delimitarne le aree di insediamento e di rispetto e dichiararli “monumenti naturali” ai sensi dell?art. 2 let. d della L.R. n? 19/?97.

Si ricorda che tutta la fascia pinetata dell?arco jonico occidentale ? individuata dalla stessa L.R. n? 19/?97 per la istituzione dell?Area Protetta “Pinete dell?Arco Jonico” ? scheda B8, ma il procedimento ? ancora fermo ? all?insediamento della Pre-Conferenza del maggio 2001!

Si rammenta, inoltre, che la stessa fascia pinetata, comprese le foci dei fiumi costieri-zone umide che l?attraversano, ? stata individuata S. I.C. (Sito di Interesse Comunitario) “Pineta dell'Arco tonico IT91 30006, per il quale (come ripetutamente segnalato dal competente Ministero e dall?Assessorato Reg. all?Ambiente) ricorrono per gli Enti Territoriali gli obblighi di osservanza delle disposizioni legislative comunitarie e nazionali.

Certi della Vs. sensibilit?, restiamo in attesa di conoscere gli interventi operati e gli sviluppi dei rispettivi procedimenti.

p. Il Circolo Legambiente
Preneste Anzolin

p.s. Si segnala sulla complanare sud della S.S. 106 (sempre in localit? Pozzo di Carruozzo), un altro grande pino che necessita di cure in quanto pesantemente compromesso dalle fiamme a seguito di incendio di sterpaglie (tra l?altro, un ramo sulla carreggiata potrebbe costituire pericolo per i passanti).