Intervista a Vito Cervellera

5 Luglio 2009 0 Di Life

“Rana rappresentava il vecchio, con Cito, il vecchissimo”

Vito Cervellera, presidente dell’associazione politico – culturale L’Arca, è consigliere comunale dell’Arca – DC. Laurea in Fisica, dirigente Arsenale di Taranto, afferma di bazzicare “nell’area della nuova sinistra italiana, moderna, socialista, di governo e riformista”, e si chiede: “Il centro destra ha voluto proprio perdere queste elezioni per quale causa?”.

Il suo giudizio sull’alleanza del PD con UDC e Poli Bortone.

Innanzi tutto credo che siano due alleanze molto diverse tra di loro. Se una vicinanza sul sistema valoriale, ideale, politico è possibile in qualche modo tra il il PD e l’UDC, non c’è nessuna possibilità tra il PD e Io Sud. Ritengo sia stato un accordo essenzialmente elettorale e non da subito come tutti sappiamo ma tra il primo e il secondo turno.

Qualcuno afferma: “Piuttosto che allearci con Scalera e Io Sud, meglio perdere le elezioni, così organizziamo una grande opposizione”. E’ dello stesso avviso.

Prima di tutto ritengo che i personalismi siano la rovina della politica. Quindi è opportuno parlare non di Scalera e Poli Bortone , ma di Io Sud e UDC nel rispetto dei tanti militanti, amministratori e dirigenti delle due formazioni politiche. La politica secondo me è, o dovrebbe essere, volano della società, guida dell’economia, culla del cittadino, pertanto impegnarsi per perdere le elezioni è un idea che può essere partorita solo da menti malate. Certo con Io sud non posso fare un accordo politico, ma posso fare un accordo su un programma, che se pur parziale è nell’interesse di tutti i cittadini e non solo di una parte.

Anche alla luce dei risultati elettorali, chi ritiene sia il maggior politico di riferimento nel PD e nel PdL.

A dir il vero se di risultati e quindi di vittoria e sconfitta dobbiamo proprio parlare, chi ha vinto queste elezioni sono il 56 % delle persone che non sono andate a votare, che non si sono fatte ingannare dai tanti ciarlatani della politica. Quindi dovrei indicare personaggi che hanno rovinato la politica, allontanato i cittadini e quindi più che di leader, dovrei parlare di miseri distruttori.

I due schieramenti maggiori parlano di vittoria. Esiste chi si deve nascondere in un angolo, ma non per giocare a nascondino? Chi ha vinto e chi ha perso nel paese della tagghjiarin piccante?

Credo che la risposta precedente valga anche per questa domanda.

Giuseppe Catucci e l’assessore Manuela Goffredo nell’Italia dei Valori. Un suo commento.

Spero siano convinti di quello che fanno, siamo un pò stanchi di tutte queste piroette in maggioranza, in media un consigliere ha cambiato in due anni un partito, o un gruppo all’anno.

Nel PdL si raccolgono i feriti, ma i barellieri non portano i caduti nella stessa tenda. A Taranto i citiani non hanno votato e/o in provincia c’è stato un tracollo non previsto. Intanto, dalla tebaide, il Sindaco Martino Tamburrano, quello della solidarietà contestata, puntando il dito sull’accordo PdL – Cito, sentenzia: “Non si può dire alla gente di dimenticare quello che si era detto una settimana prima. Votando così i cittadini hanno salvato l’onore della città”.
Quali i motivi della vittoria di Florido.

Florido ha vinto perché Rana, già da solo rappresentava il vecchio che ritornava, poi con Cito il vecchissimo. Io sono invece preoccupato, ma lo vedremo in questi anni, del fatto che il centro destra non sia riuscito che a candidare una minestra riscaldata e del comportamento ondivago di Cito. Il centro destra ha voluto proprio perdere queste elezioni per quale causa???

Chi era il suo candidato di riferimento alle passate elezioni europee e provinciali.

Caro Pinuccio come sai io sono consigliere dell’ARCA – DC le forze che mi hanno sostenuto alle elezioni amministrative del 2007. L’Arca ha al suo interno una componente di ex diessini, che non sono confluiti nel PD, io ne sono un componente e quindi bazzico, la parola è giusta, nell’area della nuova sinistra italiana, moderna, socialista, di governo e riformista. Il movimento di Sinistra Democratica che è una parte di questa nuova sinistra, a cui sono legato, non ha partecipato, ufficialmente, al primo turno delle elezioni provinciali ritenendo Florido e Fisicaro non opportuni rappresentanti. Al secondo turno di fronte al ritorno di Cito SD ha mobilitato ufficialmente tutte le sue risorse i suoi uomini per sostenere Florido e impedire che la città e la provincia fossero ributtate indietro negli anni più bui della nostra terra.

Dott. Cervellera, la tessera di quale Partito ha in tasca.

Dell’Arca che è una associazione politico culturale dedicata ad Aldo Moro ed Enrico Berlinguer, poi e solo poi sono un dirigente non di un partito ma di un movimento “Sinistra Democratica” che vorrebbe fondare, e non rifondare, in Italia una Sinistra NUOVA, MODERNA, DEMOCRATICA, DI GOVERNO, SOCIALISTA E RIFORMISTA. Io aggiungo di mio che lavoro perché in Italia rinasca un grande partito popolare, che sia dalla parte del popolo, dei cittadini, del recupero di un sistema valoriale ormai distrutto, famiglia, lavoro, progresso, e non mi interessa se i suoi militanti si vorranno etichettare come di centro oppure centro – sinistra oppure sinistra – centro oppure centro –centro laico, etc… .

Giuseppe Favale