La fine del Sacro Romano Impero

8 Novembre 2006 Off Di Life

La tassa di ?romanizzazione? pagata al legionario Pallaro per tenere in vita il regno e che coster? all?Impero 42miloni di euro in 3 anni, ? sintomo inequivocabile del decadimento storico ? culturale e morale di un regno appena all?inizio ma gi? tutto da dimenticare.
L?Imperatore Prodi II questa volta preferisce non rischiare, sfidare le insidie del Senato di Roma, di questi tempi, potrebbe essere un azzardo imperdonabile.
I fidati Senatori non fanno altro che cospirare alle sue spalle, fomentano manifestazioni di protesta contro l?impero e bloccano i lavori del Senato con migliaia di emendamenti auto ? ostruzionistici.
In buona sostanza, lo stesso regno che fino a qualche mese fa era stato invocato a gran voce ora non sarebbe pi? gradito, a questo punto meglio provare a comprarli i voti.
Ai Senatori di opposizione non resta altro da fare che aspettare a braccia conserte, standosene seduti comodamente su un comodo giaciglio, la morte naturale dell?infelice moribondo.
A che serve, infatti, incitare le masse alla sommossa popolare se ad agitare le acque, sono gli stessi servitori dell?imperatore Prodi II.
Il ?vile Bruto? ? tra loro e non si far? sfuggire la prima occasione per accoltellare il povero imperatore.
Il popolo ? incredulo ed assiste a questa triste messinscena con disarmante impotenza; sono disorientati, quasi non credono che l?imperatore che tanto avevano osannato per averli liberati dalla tirannia di Silvio da Arcore, ? di gran lunga peggiore.
Il tiranno Silvio, pur tra tante contraddizioni non li aveva mai vessati e tassati quanto intende fare adesso Prodi II.
In certi momenti il popolo ? totalmente stranito, ? una avvilente tragicommedia: i Senatori che hanno votato e fatto vincere, oggi marciano persino contro se stessi.
Se la storiella che ho raccontato non fosse un' amara realt?, si potrebbe tranquillamente affermare che la politica italiana, attualmente, sta vivendo momenti di autentico avanspettacolo.  

Rispettosamente, barracuda