… LA TESTA AL GIOCO

9 Luglio 2009 0 Di Life

Solo oggi leggendo il testo della fiammante enciclica vergata da Benedetto XVI “CARITAS IN VERITATE” mi sono tornate in mente alcune affermazioni che mia nonna era solita ripetere. Sembrerà strano ma tale folgorazione sulla via per Damasco mi è giunta leggendo gli articoli qui di seguito riportati e raccolti sotto il titolo: Sessualità e crescita demografica.
Non che mia nonna fosse dedita al vizio e alla dissoluzione ma spesso ripeteva, apostrofando un tizio a suo giudizio sfasato e inappropriato che abitualmente passava dinanzi la porta di casa sua, che avesse troppo “la testa al gioco”… (trad. a cura del redattore).

Oggi, rileggendo l’art. 44 della suddetta enciclica nel passaggio in cui si sostiene che “l’esercizio della sessualità: non la si può ridurre a mero fatto ludico” e cogliendo tardivamente l’etimologia dell’affermazione di mia nonna, fervente cattolica, non vi nascondo che provo una certa invidia per quel tizio che evidentemente troppo distratto non era… Mia nonna era una persona nata all’inizio dello scorso secolo, tant’è che pensate conosceva le preghiere solo in latino pur avendo a stento frequentato le prime classi delle scuole elementari e, come lamentava mio nonno per distogliermi dalle sue chiacchiere e riportarmi alla lettura dei padri del comunismo, lasciava che la morale le fosse dettata da qualcun altro…
Fortunatamente ho sempre preferito seguire i consigli del nonno, ho sempre continuato a leggere, a cercare di pensare con la mia testa, ad essere tollerante anche quando leggo l’evidente inappropriatezza di certe cose come alcuni passaggi della nuova enciclica; ma più di tutto adesso apprezzo con piacere l’invito che mi faceva, una volta terminato il tempo della lettura, quando mi diceva con un sorriso: “adesso vai a giocare” !

28. (…) Non solo la situazione di povertà provoca ancora in molte regioni alti tassi di mortalità infantile, ma perdurano in varie parti ,del mondo pratiche di controllo demografico da parte dei governi, che spesso diffondono la contraccezione e giungono a imporre anche l`aborto. Nei Paesi economicamente più sviluppati, le legislazioni contrarie alla vita sono molto diffuse e hanno ormai condizionato il costume e la prassi, contribuendo a diffondere una mentalità antinatalista che spesso si cerca di trasmettere anche ad altri Stati come se fosse un progresso culturale. Alcune Organizzazioni non governative, poi, operano attivamente per la diffusione dell`aborto, promuovendo talvolta nei Paesi poveri l`adozione della pratica della sterilizzazione, anche su donne inconsapevoli. Vi è inoltre il fondato sospetto che a volte gli stessi aiuti allo sviluppo vengano collegati a determinate politiche sanitarie implicanti di fatto l`imposizione di un forte controllo delle nascite. Preoccupanti sono altresì tanto le legislazioni che prevedono l`eutanasia quanto le pressioni di gruppi nazionali e internazionali che ne rivendicano il riconoscimento giuridico.(…).

44 (…) “La Chiesa, che ha a cuore il vero sviluppo dell`uomo, gli raccomanda il pieno rispetto dei valori umani anche nell`esercizio della sessualità: non la si può ridurre a mero fatto edonistico e ludico, così come l`educazione sessuale non si può ridurre a un`istruzione tecnica, con l`unica preoccupazione di difendere gli interessati da eventuali contagi o dal «rischio» procreativo. (…)” Ciò equivarrebbe ad impoverire e disattendere il significato profondo della sessualità, che deve invece essere riconosciuto ed assunto con responsabilità tanto dalla persona quanto dalla comunità. La responsabilità vieta infatti sia di considerare la sessualità una semplice fonte di piacere (…).