Le competenze al contrario

Le competenze al contrario

6 Giugno 2012 14 Di Life

Detto alla maniera del titolo forse non si capisce bene che oggi voglio parlare di incompetenze manifeste, e la stessa foto scelta per la copertina – Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna – non è che aiuti molto a capire. Ma non potevo fare diversamente, capite a me!, atteso che viviamo in un Paese in cui, se si dice semplicemente quello che va detto – come ha fatto Luttwack a Ballarò parlando del governo Monti – il mattino dopo si viene accusati di essere “cattivi” da qualche commentatore – come è successo stamattina su uno dei canali RAI.

Meglio quindi prendere il discorso alla lontana ed essere una volta tanto più prudenti.

Allo stesso modo, dovendo parlare dell’ormai famosa raccolta delle firme per convincere il sindaco a tener conto dei curriculum presentati dai prossimi assessori, è bene affrontare prima un paio di questioni preliminari. La prima. Non ho mai sostenuto che tale raccolta sia illegittima o che stravolgerebbe delle regole. Ho solo fatto notare che esiste un programma presentato dall’allora candidato sindaco carente sotto diversi profili; primo fra tutti la realizzabilità di alcune “promesse” in esso contenute. Tale carenza, o irrealizzabilità vera e propria, è tale da costringere ogni persona davvero competente a doverla riconoscere. Chi dovesse affermare il contrario, a prescindere dai titoli vantati, manifesterebbe tutta la propria incompetenza.

La seconda. Contrariamente da quanto affermato dalla Digiorgio in una intervista, non è affatto vero che “nessuna delle sedici liste” partecipanti alle ultime amministrative abbia osservato la regola del silenzio. Come fatto notare da Annarita stessa, Antonio Cuscito – che è stato coordinatore di una lista – si è presentato a firmare. Dovesse poi non bastare una firma come equivalente di una dichiarazione, il sottoscritto – che è stato coordinatore insieme a G. Di Pietro di un’altra lista – la sua l’ha detta nei commenti e nei post apparsi su questo sito, e poiché Palagiano.net – a detta di Annarita – possiamo ormai considerarlo “spazio pubblico” a tutti gli effetti, l’affermazione della Digiorgio è quantomeno imprecisa. Voglio infine far notare che Cecilia Pesare, una delle “raccoglitrici” di firme, è stata candidata in Alleanza per Palagiano; questo a ulteriore dimostrazione che non vi è stato totale disinteresse riguardo alla proposta e che, almeno in alcuni casi, i candidati erano e sono teste pensanti in piena autonomia.

Tolti questi due “sassolini” dalle scarpe, torniamo a parlare di “competenze”.

Nel precedente post ho detto chiaramente, almeno così credo, che l’onestà, la trasparenza e la dirittura morale, ammesso che tali siano e non si tratti solo di qualità presunte, non fanno competenza. La riprova ci viene offerta da quanto combinato in queste ore da due amministratori di altissimo livello della cosa pubblica italiana: Vasco Errani, già ricordato, e Corrado Clini, Ministro all’Ambiente. Vi risparmio i particolari della vicenda e rimando qui tutti coloro che volessero conoscerla nei dettagli. Ai fini del nostro discorso è sufficiente dire che la coppia, non ancora premiata, ha ritenuto giusto, nonostante l’avviso contrario mostrato da tutti i competenti del settore, interrompere gli studi sismici preliminari riguardanti un sito di possibile stoccaggio di gas naturale.

Torno quindi a ripetere, anche se in forma leggermente modificata, la stessa domanda che ponevo nel passato post: a cosa serve sapere se l’errore è stato compiuto da persone “competenti” o da perfetti incompetenti, se comunque di errore si tratta?

Mimmo Forleo