Le inopportune dimenticanze di Ressa
18 Gennaio 2011In un sua recente replica ad un utente – Tryax, che poneva un quesito: “LA QUESTIONE SITECO E REINDE? Non mi pare che i debiti siano stati saldati!!!” – il Sindaco forniva sorprendentemente questa risposta: “REINDE? VUOL DIRE TIESCO FORSE?…”
No, caro Sindaco, probabilmente Tryax è a conoscenza del fatto che i crediti vantati da REINDE non sono tutti direttamente ricollegabili a TIESCO e alla relativa vicenda riguardante la pubblica illuminazione. Infatti, ve ne sono altri pari a circa 194.000 euro – mica bruscolini! – che nulla hanno a che vedere con una vicenda di cui, magari, torneremo ad occuparci a tempo debito.
Proviamo allora a rinfrescare la memoria di un sindaco che, a quanto pare, ricorda perfettamente episodi svoltisi intorno a delle tavolate nelle quali era usuale, a suo dire, intingere il pane nello stesso calice e mangiare nello stesso piatto (Che razza di gente frequenta, Sindaco?), ma fallisce drammaticamente quando deve dar conto di ricordi legati alla sua attività amministrativa anche recente. E dietro specifica osservazione di un cittadino.
E’ bene far subito notare al Sindaco una stranezza relativa al suo diverso modo di trattare il fardello di debiti gravanti sul Comune a seconda che si tratti di debiti che è possibile far risalire a passate gestioni, o di debiti creatisi sotto la sua.
Nel primo caso, il Sindaco dà mandato di ricostruire attraverso un “Dossier” la genesi precisa di quei debiti e, giustamente, fa rilevare come essi siano stati tenuti nel cassetto da tutti gli amministratori succedutisi fino al suo avvento. Tra l’altro, del riconoscimento di quei debiti gli abbiamo più volte dato merito, fino a parlarne come dell’unico atto amministrativo degno di essere considerato positivo nell’arco dell’ultima consigliatura.
Nel secondo caso, invece, appare quanto mai curioso che, oltre a non ricordare la genesi dei nuovi debiti (che nulla ha di disdicevole, in quanto si trattò di far eseguire lavori a difesa del centro abitato), arrivi addirittura ad escludere che ve ne siano! Cos’è, il Sindaco vuole forse cominciare a comportarsi come i suoi predecessori, nascondendo debiti nei cassetti?
Perché facciamo notare questa stranezza?
Perché si dà il caso che sia nota – soprattutto al Sindaco, ma, in caso di sua dimenticanza, anche al “Settore tecnico” del Comune – la Determina n. 269 del 04/11/08 richiamante tutta una serie di Ordinanze sindacali (dunque, a firma del Sindaco) indirizzate a un certo numero di Ditte chiamate a realizzare “interventi di ripristino delle infrastrutture pubbliche nel territorio di Palagiano, interessato nei giorni tra il 7 e il 9 ottobre 2005 da straordinarie precipitazioni meteoriche tali da determinare lo stato di emergenza.”, nella quale si dà conto del numero e del nome di tutte le ditte che vantano crediti “residui” nei confronti del Comune.
Ora, si dà pure il caso che tra le Ditte predette compaia proprio la REINDE e che tale ditta, al netto del contributo regionale, vanti un credito pari a circa 194.000 euro e riveniente da n. 2 ordinanze sindacali (la n. 106 e la n. 114, entrambe del 07/10/2005).
Ma non finisce mica qui. Tryax e gli altri lettori debbono sapere che l’elenco comprende svariate altre Ditte ad ognuna delle quali è possibile ricollegare un credito di alcune migliaia di euro:
Global lavori – euro 27.000 ca.
Martellone – euro 25.000 ca.
Martella – euro 41.000 ca.
Bomar S.r.l. – euro 12.000 ca.
Reinde – euro 194.000 ca.
Granata – euro 13.000 ca.
Cda Impianti – euro 16.000 ca.
Il totale complessivo di questi “residui” ammonta quindi a ca. 330.000 euro.
Dunque, caro Tryax, il Sindaco ha perfettamente ragione quando ti accusa di essere “disinformato”, ma sbaglia forma quando muove l’imputazione. Infatti, invece che con “REINDE?”, sarebbe stato più preciso se avesse risposto con “SOLO REINDE?”
Ora, indipendentemente dal fatto che l’origine di questi debiti possa definirsi “nobile”, pur sempre di debiti si tratta! Perché allora, il Sindaco si ostina a non volerli riconoscere come tali, fino a giungere al punto di negare la loro esistenza a Tryax e ai lettori di questo sito?
Le opzioni possibili possono essere tre soltanto: 1) le Ditte hanno rinunciato volontariamente a quei crediti, ma di questa loro decisione dovrebbe esserci traccia scritta; 2) è il Sindaco che ha deciso, per conto del Comune, di non onorare quei debiti. Esponendo di conseguenza il Comune a sicuri contenziosi, dai quali difficilmente potrebbe uscire vincitore; 3) il Sindaco, così come immaginavamo, ha deciso di lasciarli come “lascito” a chi gli succederà.
Noi siamo comunque disponibili a immaginarne una quarta, anche se appare difficile da credere; forse si è trattato di dimenticanza unita a una certa disinformazione di base. Perciò, a mo’ di suggerimento, gli consigliamo di ricorrere ai “suoi” uffici prima di fornire risposte. O, dovesse capitargli di nuovo in un fine settimana di dover rispondere “su due piedi” a qualcuno, di rivolgersi direttamente a noi. Crediamo conservi ancora i nostri recapiti telefonici e ci diciamo fin da ora disponibili a fornire quell’aiuto che anche in passato gli abbiamo sempre prestato, nell’esclusivo interesse della comunità alla quale apparteniamo.
Mimmo Forleo
Giacomo Di Pietro