“Le roi” Michel compie mezzo secolo

22 Giugno 2005 Off Di Life

(da una pubblicazione celebrativa pubblicata da La Stampa per i 100 anni dalla fondazione della Juve).

Con Michel siamo all?estetica pura, al calcio come hobby, gioioso e non esercizio ripetitivo, banale. E? Giovanni Agnelli in persona a imporlo a Boniperti e Trapattoni, costretti, dai regolamenti, a sacrificare quel gentiluomo di Liam Brady. Platini ? un francese di matrice italiana: i suoi nonni erano di Agrate Conturbia, un piccolo centro del Novarese. Proviene dal Saint-Etienne, ed essendo a fine contratto costa un pugno di milioni. Pubalgia e invidie assortite ne frenano il decollo. Piano piano, inforca la bacchetta e s?impossessa della squadra. Regista, cannoniere: il suo destro ? un vulcano che sprigiona lapilli incantati. Europeizza la Juve, diventandone il simbolo indiscusso. Non spreca nulla: a cominciare dalle battute. Gli avversari si inchinano, deferenti. E? un inno alla fantasia. Si ritira, improvvisamente, a 32 anni, sconvolto dall?Heisel, buttandoci gi? dal letto ? nel bel mezzo di un sogno.


Cresce nel Nancy (dove vince la Coppa nel 1978), poi si rivela come l?uomo di maggior spicco del calcio transalpino nelle file del Saint Etienne campione di Francia del 1981. Dopo il mondiale spagnolo del 1982 raggiunge la Juve (l?embargo agli stranieri nel nostro campionato lo ha sottratto all?Inter, anni prima), dove si dimostra uno dei massimi talenti del calcio europeo e mondiale dell?ultimo ventennio. E? capocannoniere nel 1983, 1984 e 1985. Nel suo quinquennio torinese la Juve vince la Coppa Italia nel 1983; scudetto, Coppa delle Coppe e Supercoppa nel 1984; Coppa dei Campioni e Intercontinentale nel 1985 e nuovamente lo scudetto nel 1986; al francese viene riconosciuto per tre volte il Pallone d?Oro (1983, 1984 e 1985). Con la nazionale di Francia (72 presenze e 41 gol) vince il campionato europeo nel 1984 dove, con 8 realizzazioni, ? anche capocannoniere.

Auguri, ?roi? Michel, dai tuoi fans palagianesi?.