Lettere di Vincenzo a cui non abbiamo pi? risposto?..
27 Luglio 2005che ci ? toccato seppellire e che a dispetto di tutto ci ha lasciato in eredit? un grande sorriso (il suo) perso in una grande sofferenza (la sua e degli altri). Dici bene caro Salvatore; Vincenzo aveva un gran cuore , eppure in un terribile momento della sua vita quel cuore si ? svelato in tutta la sua allucinante spietatezza .
Provo a chiedermi cosa abbia pensato in quel momento terribile ; se ha provato disgusto per se stesso? ma poi mi dico che forse troppe volte aveva provato disgusto per se stesso e questa, in fondo, poteva essere ?solo? una di quelle volte .. forse? ha pensato? poi sarebbe passato tutto? proprio come una di quelle volte..
Ed ecco riappare nella mia mente l?immagine di noi giovanissimi dalla risata pulita , seguita da un?altra immagine di noi stravolti dalla notizia del suo suicidio, che ricerchiamo nei cassetti le lettere di Vincenzo a cui non abbiamo pi? risposto.
No, non voglio assolvere Vincenzo e offendere la memoria della Signora Commesatti; al contrario, voglio che sia dura la condanna per Vincenzo perch? in lui si riflette tutta la nostra aberrazione umana fatta di individualismi ed egoismi nei quali quelle risate pulite si sono infrante per sempre.
E voglio che ci accompagni l?orrore provato dalla Signora Commesatti a testimonianza perpetua di come l?indifferenza possa trasformare un grande cuore in cuore spietato.
Tu, caro Salvatore sei un religioso,e hai la certezza dell? Amore di Dio, come tu dici; di un amore che Vincenzo finalmente sentir??io? religiosa? non lo sono pi? e sento tutto il peso, l?urgenza, la necessit? di fare in terra quello che troppo spesso demandiamo al ?Cielo?.
Provo a chiedermi cosa abbia pensato in quel momento terribile ; se ha provato disgusto per se stesso? ma poi mi dico che forse troppe volte aveva provato disgusto per se stesso e questa, in fondo, poteva essere ?solo? una di quelle volte .. forse? ha pensato? poi sarebbe passato tutto? proprio come una di quelle volte..
Ed ecco riappare nella mia mente l?immagine di noi giovanissimi dalla risata pulita , seguita da un?altra immagine di noi stravolti dalla notizia del suo suicidio, che ricerchiamo nei cassetti le lettere di Vincenzo a cui non abbiamo pi? risposto.
No, non voglio assolvere Vincenzo e offendere la memoria della Signora Commesatti; al contrario, voglio che sia dura la condanna per Vincenzo perch? in lui si riflette tutta la nostra aberrazione umana fatta di individualismi ed egoismi nei quali quelle risate pulite si sono infrante per sempre.
E voglio che ci accompagni l?orrore provato dalla Signora Commesatti a testimonianza perpetua di come l?indifferenza possa trasformare un grande cuore in cuore spietato.
Tu, caro Salvatore sei un religioso,e hai la certezza dell? Amore di Dio, come tu dici; di un amore che Vincenzo finalmente sentir??io? religiosa? non lo sono pi? e sento tutto il peso, l?urgenza, la necessit? di fare in terra quello che troppo spesso demandiamo al ?Cielo?.
io ho una certezza.
Don Salvatore non demanda “solo” al cielo.
Fa sulla terra ( Palagiano) quello che tutte le Istituzioni (partiti compresi) non riescono a fare.
Molte mani hanno il diritto di sporcarsi e rimangono pulite …
Molte mani hanno il dovere di rimare pulite e si sporcano…
A presto.
Lino Valente