Lippi: Il Condottiero se ne va

12 Luglio 2006 Off Di Life

I meriti della gioia immensa regalata al popolo italiano, vanno soprattutto all?ormai ex Commissario Tecnico Marcello Lippi. L?uomo capace di ricostruire un squadra forte e coesa, sulle macerie di un calcio italiano morto e defunto ed i cui orizzonti, ad oggi, sono ancora tutti da disegnare. Poco meno di due mesi fa, dopo le ennesime intercettazioni telefoniche,  in Italia molti ne chiedevano la testa ed alcuni autorevoli opinionisti parlavano addirittura della  Nazionale di Moggi e della Gea.  Fortunatamente, Lippi al pari dei grandi condottieri romani, resistendo al fango gettatogli addosso, ha tenuto duro ed ? andato avanti per la sua strada. Voleva, ed ? riuscito a dimostrare, che per nessuno dei giocatori convocati al mondiale, aveva subito pressioni di alcun tipo. Il ciclone delle intercettazioni telefoniche di cui oggi si fa uso indiscriminato e che ha anche mietuto diverse vittime innocenti, nel caso Lippi, non fa altro che mettere  in evidenza quel ?vizietto? tipico italiano fatto di raccomandazioni e sponsorizzazioni di cui tutti sembrano quasi scandalizzarsi.

Infondo, questa ? l?Italia! Un grande Paese, complice ed artefice dei suoi stessi mali ma pronta a farsi la morale e a dimenticare tutto in fretta, non appena qualcuno viene investito dall?onda degli scandali. Proprio cos?! Marcello Lippi ? accusato di aver ceduto e convocato in Nazionale giocatori(es.Chiellini) ?raccomandati? da Luciano Moggi e tutelati dalla Gea. Sar? anche vero! Ma, Marcello Lippi, ? anche la dimostrazione evidente che da un certo sistema si ? mantenuto alla larga. Se non fosse vero, non si spiegherebbe il coraggio di convocare in Nazionale molti giocatori, tra i quali quattro del Palermo, che militano nelle cosiddette provinciali del calcio. Solo una persona che ragiona con la propria testa, ? capace di costruire una squadra operaia, senza leader e fatta di gregari. Solo una persona risoluta e che sa quel che vuole pu? chiedere, ad un?illustre sconosciuto che di  nome fa Fabio Grosso, di calciare il rigore decisivo nella finale del campionato del mondo.

Un grande allenatore che ha creato dal niente, una Nazionale dallo spirito guerriero che si rispecchia nell?immagine cinica e fredda di uno juventino Doc: Fabio Cannavaro. Un atleta, che per aver difeso se stesso e i suoi compagni Juventini dagli scandali di moggiopoli, qualcuno ha osato chiedere indietro la fascia di capitano o addirittura il ritiro dalla spedizione azzurra ai mondiali.

Viva l?Italia, viva Marcello Lippi.

Rispettosamente, barracuda