Opere d’Arte

18 Maggio 2005 Off Di Life
Mi domand? cosa fossero, ero davvero sorpreso, non poteva non conoscere i dischi, cos? grandi da essere vere e proprie opere d?arti, idilliaco contorno a musiche stupende.
Sono stato a visitare la mostra che si ? tenuta in questi giorni nella scuola elementare in viale Stazione, mi ? parso di assaporare un periodo che io ho, purtroppo, vissuto solo di sfuggita ( dato che i cd hanno cominciato a prevalere sul mercato quando avevo 16 o 7 anni), ma che ? rimasto indelebile nelle persone pi? in avanti con gli anni.
A mio riguardo la mostra ?, per gente appartenente ad una determinata fascia d?et?, un?occasione per rievocare, attraverso la copertina di un LP, momenti e sapori vissuti anni prima; ma, nel contempo, pu? essere una occasione per far conoscere ai giovani un ?contenitore di canzoni? che ai pi? sar? quasi sconosciuto. La mostra riesce ad abbracciare le diverse tipologie musicali, dai Pink Floid, a Bennato, da Battisti (con una magnifica copertina: Una donna per amico) al Banco del Mutuo Soccorso.
Sono tutte copertine che mi hanno fatto pensare al momento in cui il proprietario le ha acquistate ( nella Palagiano del 1960 o del 1970), ha messo su la puntina del giradischi e si ? immerso in un mondo di suoni, dove la sola immagine da cui far partire la fantasia, era la copertina.
Ho letto parecchie volte che chi acquistava un disco era orgoglioso della bellezza del suo Quadro, dell?originalit? o, a volte, dell?eccentricit? del suo disegno?era felice del suo essere ingombrante, la collezione personale di dischi era una scusa efficace per far salire le ragazze in camera. Sono orgoglioso del fatto che a Palagiano sia stata organizzata quest?evento che, nel sud Italia, ? ancora poco diffuso.
La mia copertina preferita?
Ovviamente Sergent Pepper dei Beatles?l?unico disco da me acquistato sul finire degli anni novanta: Fugazi, ma sono pi? orgoglioso della collezione di mio padre.
Arrivederci alla prossima fiera del Vinile (Disco).
Antonio Vinci