Perch? non ho festeggiato il 14 luglio

15 Luglio 2005 Off Di Life
Gi? che si parlava di Rudolph J. Rummel, nella sua analisi, che condivido al 100%, il 14 luglio segna l'inizio di una potente contro-rivoluzione che ha permesso allo Stato di dominare ancora sulla libert? degli individui.
Dal XVII secolo era in corso una lotta tra tutti coloro che volevano la libert? e l'assolutismo dello Stato, allora incarnato da monarchi assoluti.
La Rivoluzione Americana fu la prima grande vittoria di tutti coloro che volevano la libert?.
La ottennero liberandosi di una monarchia colonizzatrice e non sostituendola con un altro Stato massimo, ma limitando fortemente il potere delle nuove istituzioni al minimo indispensabile, prima con la Dichiarazione di Indipendenza del 1776 e poi con la Costituzione del 1787.
La Rivoluzione Francese, che nacque per combattere l'assolutismo di Luigi XVI, inizi? fin da subito ad avere un obiettivo opposto: sostituire l'assolutismo dello Stato monarchico con l'assolutismo dello Stato rivoluzionario.
I Francesi (salvo una minoranza di liberali) non volevano liberarsi dal potere statale.
Volevano uno Stato ancor pi? forte che realizzasse, teoricamente, obiettivi diversi rispetto a quelli del re, che realizzasse giustizia sociale ed uguaglianza invece che ordine e potenza.
Ma il risultato, proprio a causa dell'applicazione di questi principi, fu solo quello di ritrovarsi con uno Stato ancor pi? assoluto e criminale del precedente nel giro di pochissimi anni.
Nel 1792 la Francia era gi? uno Stato totalitario: diritti di propriet? limitati, niente processi equi, niente libert? di religione, niente libert? di espressione, partito unico.
In Vandea e nelle regioni che non accettavano il nuovo ordine, lo Stato scaten? il primo genocidio applicato su larga scala e con metodi moderni, “scientifici”, per eliminare il maggior numero possibile di civili disarmati.
Il 14 luglio, per questo, va ricordato come l'inizio della controrivoluzione.

L'inizio della fine della libert? in Europa.