PRC: Sciopero!!
27 Gennaio 2011Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra sostiene con forza e determinazione lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla FIOM-CGIL per il 28 gennaio. Invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad una massiccia partecipazione.
L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Si tratta del più grave tentativo di cancellazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, a partire da quello di sciopero, di negazione dei diritti sindacali e della democrazia nei luoghi di lavoro.
Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale.
Ma l’offensiva di Marchionne, apertamente sostenuta dal governo Berlusconi, punta a ridisegnare
complessivamente gli equilibri in tutto il mondo del lavoro a vantaggio esclusivo dell’impresa
e del profitto, ripristinando nelle fabbriche condizioni di lavoro ottocentesche.
IL RISULTATO DEL REFERENDUM A MIRAFIORI DIMOSTRA CHE L’OFFENSIVA DI PADRONI E GOVERNO PUO’ ESSERE FERMATA. E PER QUESTO RITENIAMO (E CHIEDIAMO CON FORZA) CHE SIA PROCLAMATO LO SCIOPEROGENERALE
E’ un risultato importante anche per la difesa della Democrazia e questa decisiva consapevolezza della “classe operaia” che, come sempre nei momenti più bui della storia della nostra Repubblica, ha saputo farsi “classe generale” a difesa delle Libertà e dei Diritti di tutti, non può in alcun modo essere inficiata da provocazioni pseudo-terroristiche (che condanniamo senza appello!) o da strumentali tentativi di accostare surrettiziamente la giusta rabbia ed esasperazione di lavoratori, cassintegrati e disoccupati. I Comunisti sono, e saranno, al fianco di questi lavoratori in lotta: e certo non saranno miserabili tentativi di accostamento della radicalità delle rivendicazioni politiche a provocatori episodi (come quelli avvenuti in ILVA) a farci deflettere!
Anche i settori della conoscenza, dalla scuola all’università e alla cultura, sono da tempo al
centro di un attacco senza precedenti da parte del governo. Attraverso tagli massicci, controriforme, privatizzazione, precarizzazione e licenziamenti di massa, si stanno distruggendo le strutture portanti della produzione e della diffusione del sapere.
La partecipazione alla mobilitazione dei metalmeccanici dei lavoratori e delle lavoratrici di
questi settori, come è già avvenuto il 16 ottobre, non risiede solo in ragioni di solidarietà ma
trova fondamento concreto nella condivisione di una condizione che investe tutto il mondo del
lavoro, pubblico e privato, e che si riflette su ogni aspetto della vita sociale.
Il Segretario Provinciale
Preneste Anzolin