“Prendiamo atto con soddisfazione di un primo risultato ottenuto grazie all’azione di Legambiente”

9 Agosto 2010 0 Di Life

Prendiamo atto con soddisfazione di un primo, seppur parziale risultato ottenuto grazie all’azione di Legambiente. Ci riferiamo all’emanazione dell’Ordinanza Sindacale emanata dal Sindaco Ressa con cui si ordina ai Responsabili del Club Magic Garden di sospendere ogni attività di somministrazione di bevande e alimenti nel villaggio abusivo “Pino di Lenne”.

Un primo parziale risultato, dopo l’intervento della Procura della Repubblica che, come dichiarato dallo stesso Sindaco agli Organi di Informazione, ha – tra l’altro nominato lo stesso Primo Cittadino custode (immaginiamo giudiziale) dello stesso villaggio per la parte già sottoposta da tempo a sequestro penale.
Questo significa che certamente ora si vigilerà più strettamente sui luoghi.

Ora attendiamo gli altri provvedimenti di legge per tutti gli altri abusi edilizi commessi, con il conseguente ripristino dello stato dei luoghi.

Ma, purtroppo, il Sindaco non perde occasione per attaccare Legambiente e “certi ambientalisti”, tentando addirittura, di addossarne le colpe … per non averlo avvertito prima, come se non fosse al Sindaco che la legge affida in primis la responsabilità della vigilanza e tutela del territorio! E comunque, non è assolutamente vero che Legambiente non lo avesse “avvisato”. Basti ricordare solo alcuni atti: 1) “Intervento nel procedimento” di Legambiente del 16.07.2009 (un anno fa!) indirizzato – tra gli altri –anche al Sindaco, quando addirittura il Club Magic Garden aveva presentato una DIA per avviare l’attività ricettiva; 2) diversi sopralluoghi e verbali di Carabinieri, Polizia Municipale, Ufficio Tecnico Comunale (conseguenti sempre a nostri esposti ed intervento della Procura della Repubblica), di cui l’ultimo del 9.11.2009,nel quale non solo si verificava l’inottemperanza a precedenti Ordinanze, ma si rilevavano la realizzazione di ulteriori interventi; 3) nell’inerzia del Comune, il 6 marzo 2010 viene sottoposto a sequestro una parte del villaggio abusivo su Ordine del GIP del Tribunale di Taranto (tra l’altro, ne parla tutta la stampa); 4) il 6 giugno scorso, come ogni anno da 16 anni, Legambiente ha organizzato “L’Ecopedalata” che, tradizionalmente si conclude proprio dinanzi al villaggio abusivo, nell’adiacente Riserva Naturale Biogenetica Statale: a tutti abbiamo (compresi gli organi di vigilanza) fatto notare “l’avanzamento” dei lavori; ma vi è di più: il 9 maggio 2010 si è svolta la manifestazione organizzata proprio dall’Amministrazione Comunale denominata “BiciAmo” che – nel suo percorso – è transitata proprio davanti al villaggio abusivo (ed i lavori sono ben evidenti dalla strada) ed a quella manifestazione partecipava personalmente il Sindaco in bicicletta, che non ha potuto non vedere (pena un terribile torcicollo!). Infine, il nostro ultimo esposto indirizzato anche al Sindaco, è stato protocollato al Comune il 20 luglio 2010.

Così come dobbiamo ricordare ancora una volta al Sindaco che lì non c’è solo il vincolo del PAI per “alta probabilità di inondazione”, masi tratta di un S.I.C., divieto assoluto di edificazione per il PUTT,Area Protetta per la L.R. n°19/97 e tipizzata “E-agricola” dal Programma di Fabbricazione di Palagiano dal 1976, il divieto di edificazione di cui all’art. 51 lett h della I. r. 56 è del 1980, quello dei Decreti Galasso è del 1984 , mentre il vincolo paesaggistico di cui alla L 1497 è del 1939!

Inoltre, il villaggio abusivo non ha mai avuto alcuna autorizzazione – è questo è universalmente noto – ma quelle opere abusive con le aree di sedime su cui insistono sono di fatto di proprietà comunale: come a dire che le ulteriori manomissioni abusive sono avvenute… in casa del Comune!

Anche sui danni causati al Comune il Sindaco è stato molto impreciso (per usare un eufemismo). Infatti, non avendo mai avuto autorizzazione al funzionamento, alla “Pino di lenne s.r.l.” non è mai stato riconosciuto un mancato guadagno. Ma su questo ritorneremo con riferimento ad atti e sentenze, senza fare demagogia.

Preneste Anzolin