Provincia: Scuole superiori, si cambia .

Provincia: Scuole superiori, si cambia .

31 Gennaio 2012 0 Di Life

 

fonte: http://www.tarantosera.info

TARANTO – Tocca alle scuole superiori. Terza ed ultima uscita sul nuovo piano di formazione scolastica varato dalla Regione. Oggi ci occupiamo degli istituti di secondo grado. A Castellaneta no su tutti i fronti. La Regione boccia la proposta di istituire all’Orazio Flacco la branca del liceo scientifico perchè già presente nei Comuni limitrofi. Dice no anche all’isitutizione del liceo Coreutico per mancata assunzione di oneri da parte della Provincia e al liceo soportivo dal momento che non esiste ancora una regolamentazione.

A Ginosa via libera all’istituzione al Bellisario di una prima classe del corso serale (indirizzo costruzioni, ambiente e territorio), ma non passa la prposta per le arti ausiliarie delle professioni sanitarie odontotecnico, per la mancanta assunzione di oneri dalla Provincia. A Leporano bocciata la proposta per l’attivazione al Mediterraneo di un istituto tecnologico ad indirizzo trasporti e logistica. A Manduria sarà accorpato all’Einaudi il Mondelli, nonchè si autorizza il liceo delle Scienze Umane al De Sanctis-Galilei. A Martina alt all’accorpamento del L. Da Vinci all’istituto Motolese ed all’attivazione del liceo delle Scienze Umane al Tito Livio. A Mottola la mancata assuzione di oneri da parte della Provincia fa sfumare l’attivazione dei sezioni di chimica, grafica e scienze applicate al Lentini-Einstein. A Sava stop alla proposta di accorpamento del Falcone con il Mondelli di Manduria. A Grottaglie, come anticipato da queste colonne, la Regione non ha accettato l’accorpamento con il Don Sturzo del liceo artistico Calò e tanto meno l’attivazione nello stesso di indirizzi arti figurative, design e grafica. Viene invece accoprato al liceo aristico Lisippo di Taranto. A Massafra via libera all’aggregazione della succursale del liceo Calò al De Ruggeri, nonchè dell’Amaldi al Mondelli che accorpa anche la sede dell’Amaldi di Statte. A Palagiano e Palagianello si conferma l’attuale assetto per lo Sforza. Intanto si cominciano a registrare i primi commenti sul nuovo piano di dimensionamento scolastico che dal prossimo anno muterà gli assetti organizzativi delle scuole tarantine. Da Palagiano il sindaco Rocco Ressa è più che soddisfatto del mantenimento dell’autonomia dello Sforza. “Un grande risultato politico – afferma – quello raggiunto dall’Amministrazione Comunale e dall’Amministrazione Provinciale che sono riusciti ad ottenere dalla Regione Puglia l’autonomia per il nostro istituto. Dopo l’approvazione della delibera di Consiglio provinciale molti avevano perso la speranza del mantenimento dell’autonomia in quanto, in virtù delle nuove leggi in materia, gli Istituti scolastici al di sotto dei 600 alunni devono obbligatoriamente essere accorpati. Per lo Sforza di Palagiano, tuttavia, vi erano una serie di buone motivazioni perché si potesse chiedere ed ottenere una deroga. Infatti il nuovo Istituto scolastico è stato consegnato dalla Provincia, dopo 30 anni di attesa, solo all’inizio di quest’anno scolastico. Tale nuova situazione strutturale farà sì che gli iscritti, fin dal prossimo anno, possano aumentare fino a superare le 600 unità. V’è da rilevare che lo “Sforza” ha un corpo docente altamente qualificato, laboratori eccellenti ed ora anche una struttura idonea sicché è prevedibile che esso diventi un punto formativo di eccellenza per il versante occidentale della provincia ionica”. “Il risultato della conservazione dell’autonomia scolastica – aggiunge il consigliere provinciale Carmine Montemurro – è stato possibile raggiungerlo per l’impegno profuso dagli alunni e dai docenti che hanno agito in perfetta sintonia con il Comune. E’ questa la dimostrazione che il “fare sistema” è l’unico modo che ha la politica di riuscire a farsi interprete delle esigenze dei cittadini”. Meno soddisfatti saranno, invece, a Grottaglie dove, seppure in presenza di proposte alternative e di un forte dibattito per difendere l’autonomia del liceo artistico Calò, sia prevalsa la prima ipotesi, ovvero quella dell’accorpamento con il Lisippo di Taranto.