Puglia ? Allarme droga e alcool

12 Giugno 2005 Off Di Life

Il primo contatto con la droga ? a 12 anni, et? in cui i ragazzini consumano cannabis e alcol. A 15-16 anni c?? gi? chi direttamente o indirettamente chiede aiuto ai Sert: tra questi ci sono sempre pi? spesso ragazzine insospettabili, quelle ?acqua e sapone?. Gli adulti, invece, prediligono cocaina e crack e fumano eroina, la moda degli ultimi tempi, mentre le donne abusano dell?alcool.
? quanto emerge dalla relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze che rileva un aumento dei consumatori di droghe che si sono rivolti ai Sert pugliesi. I dati, definiti allarmanti, sono stati anticipati in occasione della presentazione a Roma del congresso della Federserd.
Nel 2003 i pazienti in carico ai Sert pugliesi sono stati 11.418 (10.701 maschi e 717 donne) con 2.077 nuovi utenti (18,19%). L?et? media ? di circa 32 anni e il 51 per cento dei soggetti ha un?et? compresa fra i 25 e i 34 anni. In Puglia, inoltre, si rileva che la percentuale di giovanissimi, al di sotto dei 19 anni, si ? assestata al 2,80 per cento. L?eroina viene assunta quale sostanza primaria d?abuso da 7.501 soggetti (66%): di questi 5.071 l?assumono per via endovenosa. Ai cannabinoidi fanno ricorso, in via primaria, 2.406 soggetti (21%) e in via secondaria 2.591 utenti; la cocaina ? utilizzata da 891 soggetti (7,80).
?Sia chiaro, il primo contatto a 12 anni – precisa Roberto Cataldini, psichiatra e dirigente medico del servizio tossicodipendenti di Gallipoli – ? occasionale anche se tra una larga fascia di giovanissimi e giovani, specie per l?uso e l?abuso di alcool, ? oramai diventato uno stile di vita consolidato. I numeri crescono con una leggera salita dell?et? in rapporto con l?aggravarsi e il cronicizzarsi di quadri di malattia che appaiono sempre pi? complessi?.
Per Cataldini, i fattori che condizionano e favoriscono questo trend di crescita sono riferibili alla sempre pi? frequente associazione di quadri clinici di poliabuso e di polidipendenza, specie di sostanze ad azione stimolante (alcool, cocaina, crak e cannabinoidi) e attivit? comportamentali patologiche come il gioco d?azzardo e i videogiochi, in soggetti giovani, se non addirittura minorenni. Ma ? anche attribuibile alla diffusione di nuove modalit? di consumo di sostanze classicamente di abuso, come l?eroina fumata.
?Un tempo – aggiunge Cataldini – i giovani che rimanevano prigionieri delle sostanze d?abuso, illegali e legali, erano quelli disadattati, gli emarginati. Adesso il fenomeno ? trasversale, coinvolge indifferentemente tutte le fasce sociali della popolazione con un numero sempre pi? crescente anche di donne. Naturalmente, la situazione ? pi? grave laddove sono maggiori il disagio e il degrado, mi riferisco alla periferia di Bari e di altre grandi citt? della Puglia; ? minore invece nei centri pi? piccoli. Ma attenti: non esistono isole felici?.
?L?identikit del ragazzo dedito alla droga in Puglia ? quello – spiega Cataldini – di un giovane che trascorre buona parte del suo tempo soprattutto nelle sale da gioco davanti a videogiochi o a videopoker, magari dando fondo ai risparmi e tirandosi su con bevande alcoliche. Ma c?? anche la discoteca dove il giovane miscela droghe sintetiche con alcolici e cannabis che creano uno sballo di poche ore, ma a volte con effetti molto pericolosi e dannosi. Questo ragazzo pu? anche non andare in discoteca e passare le ore bevendo alcolici e fumando fuori da un bar o per strada?.
Per quanto riguarda l?adulto ?pu? essere – dice Cataldini – una persona che ha un buon reddito, una discreta posizione sociale, ricorre agli psicofarmaci inizialmente perch? mai approderebbe all?eroina. Sballa il sabato sera o in altri incontri con gli amici o nella casa al mare?. Ma c?? un sommerso che ? anche femminile: in quest?ultimo caso – conclude la ricerca – spesso prevale l?alcool.

Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it