Questa ? la guerra, signori.
28 Aprile 2006Questa ? la guerra, signori, che obbedisce solo alla “ragione (impazzita) di colui che ti manda. Sono i “mandanti” i responsabili di questi morti come di tutti gli altri morti senza onori. Delle migliaia di morti civili che nessuno aveva mandato, senza patrie e senza politici e presentatori televisivi ad ostentare dolori ufficiali. Il “valore aggiunto” di essere italiani (o americani) non toglie alla morte la sua tragicit? e il suo carico di dolore. Le madri, i figli, le fidanzate…non hanno patria, non hanno nazionalit?. Soffrono tutte allo stesso modo, indicibilmente allo stesso modo, anche le madri, i figli, le fidanzate dei “nemici”.
Questa ? la guerra, signori, che sovverte i comandamenti della vita, che tutto distrugge davanti a se, che non sopporta eccezioni “umanitarie”. Perch? tutti i soldati sono uguali e tutti i soldati per le proprie patrie sono i migliori ma tutti uccidono e sono uccisi. E tutti sono uomini ingannati dalle bandiere e dalle ideologie e dal fanatismo o dalla necessit? economiche che li convincono a buttare la vita per qualche migliaia di dollari al mese.
Questa ? la guerra, signori. Ma non raccontate ai nostri ragazzi che questo ? un bel morire, che questa ? la patria, che questo ? un ideale. Il petrolio, il “posto al sole”, i “sacri confini”, la “guerra al terrorismo” non sono ideali. Sono sempre e solo “pretesti” dei furbi governanti di questo mondo per convincere tanti piccoli uomini a morire per loro. S?, ? triste e drammatico dirlo ma questi poveri ragazzi non sono morti per nessuna patria che non siano le menzogne di qualche petroliere americano e le ambizioni di qualche piccolo politico italiano.
Questa ? la guerra, signori. E se anche l?ipocrisia del teatrino della politica italiana ha stabilito che ora ? il momento del dolore, ? un dovere civile gridare l?assurdit? di questo dolore e del dolore degli altri, dei troppi, dimenticati… e rifiutarsi di ingrossare le fila delle retoriche e vuote “liturgie” patriottiche che da sempre preparano altre guerre ed altri morti.
Questa ? la guerra, signori…e noi ci rifiutiamo di servire queste meschine “patrie mercantili”. “Deus non vult!”
E poi sulla terra intera a innalzare monumenti “Ai Caduti”! cos? felici di essere caduti!
Ma provate a fissare quei corpi squarciati, a fissare la loro smorfia ultima sulle facce frantumate, e quegli occhi che vi guardano.
Provate a udire nella notte l?infinito e silenzioso urlo degli ossari: “Uccideteci ancora e sia finita”! (David Maria Turoldo)
FONTE www.bellaciao.it