Questione primarie

24 Settembre 2005 Off Di Life
Dal Brasile alla Cina, dal Messico agli Stati Uniti, dalla Francia al Venezuela e gi? gi? fino all?Italia il problema ? vivissimo nella sua doppia lettura.
Dal lato dei partiti la questione ? presto detta: come fanno queste agenzie di governo a ridurre l?enorme portato politico e culturale dei movimenti contro il neoliberismo e la guerra globale a loro fonte di legittimazione? ? possibile che nel crepuscolo della forma-Stato e della nazione sia ancora credibile l?istituto della democrazia rappresentativa?
La corruzione della politica non ? solo quella evidenziata dai vari scandali finanziari che hanno riempito le pagine dei giornali estivi ma ? presente in ogni comparto e regione dell?esercizio del potere.
Corruzione ? il continuare a tenere le truppe in Iraq cos? come lo ? fare orecchie da mercante sul carovita, corruzione ? il credersi in quanto partiti di essere i ?naturali? rappresentanti di milioni di persone cos? come lo ? pensare al governo nei termini di una divisione degli ?utili? e di riproduzione indefinita di un ceto politico a cui nessuno nella moltitudine presta pi? alcuna fiducia.
Dalla parte dei movimenti la ricerca di nuove forme di democrazia che approssimino il governo di tutti da parte di tutti ? all?ordine del giorno da tempo, tanto tempo, forse da sempre.
Lo ? sicuramente a partire dal lontano (o vicino?) 1999 quando a Seattle cominci? l?insurrezione globale dei ?senza?: senza potere, senza terra, senza documenti, senza reddito, senza casa, senza diritti? I ?senza? capirono che ? possibile resistere alla violenza del comando, che ? possibile organizzarsi tra i molti per ottenere diritti, che insomma ? possibile cominciare da subito a costruire il famoso ?altro mondo possibile?.
I ?senza? non hanno problemi di legittimazione perch? la legittimit? dei movimenti ? immanente al loro agire in quanto tali. Questi, i movimenti, hanno piuttosto un problema ogni volta uguale e diverso che ? quello di coniugare il conflitto che sono in grado di dispiegare con un consenso pubblico il pi? ampio possibile. Hanno il problema di creare ogni volta degli spazi pubblici aperti nei quali esercitare il diritto alla decisione e da l? produrre libert?, societ?, vita.
Decidere sulla propria vita ? il primo articolo di questa costituzione non scritta ma materialmente agente. Anzi in questo tempo di guerra globale, il quale contiene decine di timer disseminati nel mondo che potrebbero farti esplodere mentre passeggi per la tua citt? per colpa dei tuoi governanti, il decidere tutti insieme sulla propria vita diventa questione assoluta. Primaria.
Per noi questa vicenda delle Primarie diviene dunque una ulteriore occasione per far emergere la voce e l?agire dei ?senza?.
L?incursione nella citt? proibita della Politica non vuol dire in alcun modo legittimarla ma, al contrario, cercare di metterne in luce l?ipocrisia, la falsa promessa della partecipazione, l?insostenibile arroganza di un potere che vorrebbe farti credere di essere anche contro-potere.
Senza parlare dell?insopportabile campagna personalistica che si sta scatenando e che, siamo sicuri, diverr? presto valanga. Come se un segretario di partito con la sua faccia potesse racchiudere in s? il desiderio della moltitudine…
Ma il desiderio diviene forza, la forza diviene decisione, la decisione diviene affermazione concreta.
I ?senza?, i molti, sono irrapresentabili perci? il nostro ? un (non)candidato senza-volto:
precario, donna, meticcio, occupante di case, omosessuale, bambino, lesbica, anziano…

Un passamontagna arcobaleno tutto da scoprire.