SULLA DURA POLEMICA DELL’ESTATE PALAGIANESE 2010

12 Settembre 2010 0 Di Life

L’agricoltura era in crisi già da anni, così i palagianesi abbandonarono le colture per darsi alla cultura.

Palagiano smise di essere il paese delle clementine e diventò il paese delle commedie teatrali, dei cortometraggi, delle discussioni storiche e filosofiche.

La biblioteca cittadina arrivò ad oscurare la fama di quella di Alessandria d’Egitto.

Nel 2010, mentre l’estate volgeva al termine, improvvisamente il dibattito culturale si infiammò e assunse i toni della polemica aspra, serrata, a tratti eccessivamente spigolosa.

Il sindaco, appena tornato dalle vacanze, rimase molto contrariato per le turbolenze che si registrarono all’interno del suo partito attorno al significato della parola “cultura”. Tant’è che, preso dall’ira (e mal consigliato) fece affiggere inopinatamente una targa davanti al suo ufficio con incisa la famigerata frase, presumibilmente pronunciata da Goebbels: “Ogni volta che sento la parola cultura, metto mano alla pistola”.

Seguirono altre polemiche furiose.

Il sindaco, allora, scaricò la responsabilità sulle spalle di Mario Liverano – webmaster del sito internet Palagiano.net – dicendo di aver ricevuto da questi l’assicurazione che tale Goebbels altri non era che il portiere del grande Liverpool degli anni Ottanta.

Il noto polemista Mimmo Forleo prontamente produsse un conciso articolo di una decina di pagine per spiegare che il portiere del Liverpool si chiamava Grobbelaar, e che invece il Goebbels della frase fu ministro della propaganda nella Germania nazista.

Nel suo articolo, il Forleo ricostruì in modo brillante ed efficace la tecnica e lo stile del portiere, ma poi si dilungò un tantino nella pedante distinzione tra “cultura” e, appunto, “propaganda”.

Da qui nacque un’altra vibrante polemica poiché alcuni maligni pensarono che l’autore dell’articolo stesse accusando l’amministrazione di fare propaganda, ma non cultura.

Ai primi venti dell’autunno, il sindaco, sconsolato, borbottò nei confronti di Mario Liverano: “Ha’ vist’ ce m’ha’ cumb’net?”.

E questi, altrettanto sconsolato, rispose: “E ce vu’ da me?! I’ sto penz’ ancor’ a’ li clementin’!”.

Brano tratto da “Storia di Palagiano. Vol. 5.”, opera scritta da Nicola Tremalamano detto Polibio, e pubblicata a Taranto nel 2057.
Pag. 142.