Una raccolta di pensieri dopo le tante critiche della dott.ssa Moschetti.

9 Agosto 2010 0 Di Life

Una raccolta di pensieri dopo le tante critiche della dott.ssa Moschetti.
Prendo spunto dall’ultima sua nota – e da altri suoi interventi precedenti -per esprimerle il mio giudizio ragionato su ciò che lei pensa e su ciò che io penso di lei.
Lei cara dottoressa è davvero stupefacente!!!
Mi spiega come è possibile avere la bandiera blu a Chiatona se solo oggi siamo riusciti ad avere l’acqua corrente potabile?
Mi spiega come è possibile avere la bandiera blu se solo oggi l’ATO, la Regione e l’AQP hanno accolto il grido di denuncia dell’Amministrazione e si sono decisi a mettere in funzione il depuratore e la rete fognaria?

Mi spiega come si può ottenere la bandiera blu a Chiatona se circa mezzo secolo fa hanno costruito catapecchie praticamente sul mare, senza pensare a strade, piazze, centri di interesse collettivo? Mentre nella pineta le strade non superano i tre metri rendendo di fatto poco vivibile l’intera zona abitata?
Ora mi sentirò dire : ma è lei il Sindaco, a lei compete. (Certo. E ritengo di aver fatto fino in fondo il mio dovere).
Ed io le rispondo: è lei il Cittadino.
Dov’era ad esempio in questi ultimi lunghi 25 anni?
Io ero in prima linea ad occuparmi, non con le chiacchiere ma col sudore, dei problemi del mio territorio. L’ho fatto da giovanissimo, da adulto, da semplice cittadino e poi da politico e amministratore.
Dov’era quando si perpetravano abusi all’ambiente e al territorio?
Dov’era quando il nostro paese era pieno di mafiosi?
Io c’ero, ragazzo allora, a denunciare apertamente che la mafia c’è anche a Palagiano.
Ma non mi ricordo di averla mai vista né sentita. Eppure mi risulta che Lei qualche anno in più di me ce l’ha.

Ma lei davvero pensa di aiutare i cittadini ed il paese con un “copia” e “incolla”?
oppure con una semplice analisi di una situazione?
Lei davvero pensa di poter puntare il dito contro qualcuno o qualcosa?
Per farlo avrebbe dovuto mettersi in gioco, mettere il petto avanti, stare in prima linea, conoscere, studiare i problemi e le soluzioni possibili tenendo presente i tanti limiti che ci sono nell’azione amministrativa.
Ma lei davvero pensa che se avessi potuto non avrei fatto di più e meglio per il paese?
Le assicuro, se lei paragona, con onestà intellettuale, la Palagiano degli anni ’90 ad oggi, eccome che si accorgerà che è cambiata ed è cambiata in meglio.
Le potrei fare decine di esempi.
Come decine di esempi potrei fare su tutto quello che ancora occorre fare.
Io la mia parte l’ho fatta, faccia lei ora meglio di me.
Potrebbe ad esempio candidarsi alla carica di Sindaco. Poi dopo qualche anno mi chiami per farci una bella chiacchierata. E stia tranquilla io non la giudicherò come fa lei, spesso con atteggiamento irriguardoso e falsa cortesia. Io le rammenterò solo alcune cosette, diciamo così.
Se lei avesse consapevolezza di tutto quello che quotidianamente l’Amministrazione fa , probabilmente la penserebbe diversamente, ma a lei interessa solo mettere in evidenza ciò che non c’è ancora.
Per questo ritengo che lei sarebbe un politico deleterio per il paese. (non sembri questa una contraddizione con quello che dicevo prima, anzi), perché un buon politico lo si riconosce già da come pone i problemi.
Chi di noi non saprebbe vedere ciò che di brutto ci circonda?
Chi non vorrebbe un paese senza traffico?
Chi non lo vorrebbe senza schiamazzi?
Chi non vorrebbe respirare aria finissima e salubre?
Chi non vorrebbe un bel centro storico?
Etc. etc.
Tutto lo vorremmo! C’è solo una differenza fra me e lei: io mi dedico per costruire percorsi amministrativi, progetti e servizi reali e possibili, lei teorizza, tanto la colpa è degli altri, di chi ha l’onere della gestione del potere.
Comunque per non annoiarla , la rimando ad altri miei articoli che parlano di quanto realizzato in questo paese dal 2002 ad oggi. Lei può anche dire che le priorità erano altre, ma certamente non può affermare, come spesso ha fatto, che Palagiano è il peggiore dei comuni della Provincia e che continua a regredire, perché questo non solo è falso, ma è il sintomo di un malessere interiore che lei porta con se e che rischia di far male ad ogni cittadino oltre che a lei stessa.
Se, infine, le interessa ciò che sto facendo per lo sviluppo turistico della nostra fascia costiera, lietamente la metterei a parte e, le assicuro, non le racconterei quello che intendo fare in maniera astratta, ma quello che ho fatto e che sto facendo, ma che lei si guarda bene dal conoscere per essere libera di puntare il dito.

senza cera
Rocco Ressa