Vendola e Fitto alla pari secondo sondaggio IPR
7 Marzo 2005All?orizzonte si profila un testa a testa incerto fino alla fine. Con Alternativa sociale che rischia di togliere a Raffaele Fitto una parte determinante di consensi. La comparsa di Gianfelice Galassi nelle intenzioni di voto non ? infatti insignificante: il candidato di Alessandra Mussolini si attesta fra l?1 e il 3 per cento. Ancora lontano dal superamento della soglia di sbarramento del 5 per cento, ma sicuramente decisivo nel braccio di ferro fra Raffaele Fitto e Nichi Vendola.In poco pi? di quattro mesi il candidato del centrosinistra ha rosicchiato 5 punti a Raffaele Fitto. Il 25 ottobre scorso, quando Ipr Marketing effettu? la prima rilevazione per Repubblica, il governatore raggiungeva un rassicurante 55 per cento contro il 45 per cento di Nichi Vendola. Nella seconda rilevazione, il 24 gennaio, Raffaele Fitto era ancora saldamente in testa, ma il margine di vantaggio si era ridotto da dieci a quattro punti: 50-54 contro 46-50 per cento di Vendola. Alla vigilia della campagna elettorale quel vantaggio non esiste pi?. Raffaele Fitto e Nichi Vendola sono appaiati nelle intenzioni di voto. Il governatore resta per? saldamente in testa fra gli indecisi sul partito da votare. In questa fascia di elettori il presidente uscente raggiunge il 52 per cento dei consensi contro il 40 di Nichi Vendola (Gianfelice Galassi si attesta invece all?8 per cento).Il recupero del candidato del centrosinistra ? evidenziato anche da altri due indicatori: conoscenza e fiducia. Raffaele Fitto ? sempre il candidato pi? conosciuto (96 per cento, 2 punti in pi? di ottobre), ma Nichi Vendola ? passato dal 46 per cento del 25 ottobre 2004 all?80 per cento del 3 marzo. Sul piano della fiducia, invece, i due sfidanti sono in assoluta parit?: si fida di loro il 53 per cento dei pugliesi. La rimonta di Nichi Vendola ? accompagnata dalla crescita del centrosinistra. La coalizione raggiunge adesso il 50 per cento dei consensi, contro il 48,5 del centrodestra. Un balzo in avanti tutt?altro che insignificante, visto che il 24 gennaio la situazione era esattamente opposta (50 cento per il Polo, 48,5 per il centrosinistra) e che il 25 ottobre 2004 le due coalizioni erano praticamente alla pari (48,5 il centrodestra, 48 il centrosinistra). Nella coalizione che sostiene Nichi Vendola diminuiscono gli elettori orientati a votare per Raffaele Fitto, ricorrendo al voto disgiunto. Una larga fascia rimane nella Margherita, anche se rispetto a gennaio si ? dimezzata (dal 30 al 15 per cento). Lo stesso fenomeno nei Ds, dove gli elettori orientati al voto disgiunto sono passati dal 15 al 10 per cento. Fra le forze politiche, continua la crescita dei Ds, adesso al 19 per cento. Cala invece la Margherita, che insieme con Rifondazione comunista sembra destinata a cedere qualcosa alla lista Primavera. Lo schieramento che si ispira ai presidenti delle cinque province pugliesi e ai sindaci di Bari e Foggia si attesta al 4 per cento, raddoppiando i consensi rispetto a gennaio. Rifondanzione comunista passa invece dal 6,5 di gennaio al 5,5 per cento, la stessa percentuale che aveva ad ottobre. Stesso discorso per la Margherita, che dopo l?exploit di gennaio (16 per cento) scende adesso al 13 per cento. La stessa tendenza si registra nel centrodestra. Dove la presenza della lista Fitto, La Puglia prima di tutto, attestata al 6 per cento, fa diminuire i consensi per Forza Italia. Il movimento del Cavaliere rimane il primo partito della regione, ma si ferma al 20 per cento, appena un punto in pi? dei Ds, perdendo 5 punti rispetto a gennaio. In flessione anche Alleanza nazionale: ad ottobre era al 17 per cento, poi ? scesa al 15 a gennaio e adesso ? al 14 per cento. Un punto in meno rispetto a gennaio anche per l?Udc, che raccoglie il 7 per cento delle intenzioni di voto. La stessa percentuale che aveva ad ottobre 2004. Segno che anche per le forze politiche, come per i candidati presidenti, la partita ? tutta da giocare.
Fonte: La Repubblica