ABOLIAMO L’ISOLA PEDONALE. di mimmo forleo.
10 Luglio 2009Ho finalmente deciso, forse sulla scia degli esempi forniti dai leaders mondiali riuniti in Abruzzo e dal papa con la sua ultima Enciclica, di impegnarmi in prima persona in una grande battaglia di civiltà.
Comincio da Palagiano, ma non dispero di poter presto essere in grado di dire qualcosa al mondo intero; già dal titolo del mio ultimo post, del resto, si intuiva la voglia di “pensare globalmente” che si sta minacciosamente facendo largo in me.
L’illuminazione definitiva l’ho ricevuta ieri sera, ve la espongo.
Tanti cittadini palagianesi sono inutilmente vessati da un’iniqua norma che vorrebbe impedire loro di dare utilmente sfogo alla loro passione massima: essere liberi di scorazzare a qualsiasi ora, in auto o in moto, lungo il viale che meglio si presta all’uopo, Corso Vittorio Emanuele.
Devo ammettere che, non so ben dire se l’attuale Amministrazione oppure il Comando dei Vigili Urbani, hanno dato prova di voler essere comprensivi nei confronti di questi cittadini: non si sono mai neppure sognati di voler limitare i loro agi. Ognuno, se crede, è libero di transitare anche nelle ore serali, a bordo del suo mezzo motorizzato, sul corso in questione: nonostante l’esistenza di una norma tesa ad impedire l’utile pratica da una certa ora serale fino alla mezzanotte e mezza.
Il cittadino palagianese, purtroppo, in presenza di una norma diventa rispettoso della stessa e si dispone a seguirla alla lettera, facendosi inutilmente violenza. Vorrebbe, infatti, non tenere in alcun conto la norma, ma il suo senso civico glielo impedisce.
Per fortuna ad una certa ora, subito dopo le 23:00, un consigliere di minoranza viene in suo soccorso. A quell’ora, solitamente, decide che è giunto il momento di tornarsene a casa e, mettendosi alla guida della sua auto, percorre il Corso da cima a fondo.
Si tratta del segnale che tutti aspettano, è il “rompete le righe” che si agogna da qualche ora; casomai non fosse a tutti chiaro, o malauguratamente qualcuno se lo fosse perso, tocca ad altri renderlo più comprensibile e meglio visibile: ieri sera ci hanno pensato il figlio di un consigliere di maggioranza e il padre di un altro di minoranza.
Mi pare un ottimo e fattivo esempio di come si possa costruttivamente collaborare all’amministrazione di un paese.
Non tutti, comunque, hanno la capacità di riconoscere quanto sia preziosa per una comunità il crearsi di una tale sinergia. Vi sono alcuni che, testardamente, continuano a sostenere che, fino a quando vi è una norma, quella norma va rispettata.
Non li capisco, ma devo aggiungere che, almeno formalmente, hanno ragione.
Nonostante siano impegnati da tempo in una indefessa opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, il loro impegno ha prodotto risultati scarsi, per non dire nulli.
Ho deciso di correre in loro soccorso attraverso un suggerimento che mi costa molto; amo godermi il via vai di automezzi lungo il Corso principale del paese, a qualsiasi ora.
Si tratta di un suggerimento “operativo” che spero possa risolvere l’annosa questione; ripeto, anche a costo di rimetterci sul piano del godimento personale.
Propongo di annunciare a mezzo stampa, internet, manifesti, radio e televisione, il seguente messaggio:
“Si rende partecipe la cittadinanza del fatto che, a partire dal giorno X, e per tutto il periodo estivo, nelle ore interessate dal divieto di transito agli automezzi su Corso Vittorio Emanuele, un TIR percorrerà ininterrottamente il Corso in questione.
Trattasi di esperimento teso a verificare se l’ordinanza conosciuta col nome “Isola pedonale” sia realmente praticabile o, al contrario, da interpretarsi come barzelletta.
Scusandoci in anticipo per il disagio, neppure eccessivo, che tale iniziativa potrebbe comportare, confidiamo nella vostra comprensione.”
Auguro buona fortuna a quanti vorranno accogliere e mettere in pratica il mio suggerimento.
Ah, non dimenticate di procurarvi il TIR!