Candidate Grillo, salvate quel che resta della politica
21 Luglio 2009Il mio più che un articolo è una preghiera rivolta alla dirigenza del Partito Democratico.
Vi supplico: accettate la candidatura di Grillo alla Segreteria del partito.
Qui è in gioco non solo il vostro futuro, ma anche il destino della democrazia italiana.
Guai se vi suonassero campane a morto, sarebbe un dramma per tutti.
L’opposizione è fondamentale, nel Paese e nelle aule parlamentari.
Serve, e non devo certo ricordarvelo io, a indirizzare il dissenso e a far funzionare la macchina istituzionale, ivi compreso il governo.
Se invece il PD dovesse implodere, la maggioranza avrebbe sì grande stabilità ma poca governabilità.
Giacchè gli interessi particolaristici delle diverse anime politiche che la compongono, prevarrebbero su quelli collettivi.
Come, per altro, in parte sta già avvenendo.
Non badate alla vena ironica che contraddistingue spesso il mio modo di scrivere( mi viene naturale, non posso farci niente).
Dimenticatevi pure che, politicamente, non la penso esattamente come voi.
Quella che state leggendo è una predica sincera utile solo a pungolare il vostro orgoglio. Perché fin qui siete messi proprio male.
A concorrere alla segreteria politica del maggiore partito d’opposizione, al momento, ci sono: Bersani, ex comunista definito, dagli uomini più fidati, nostalgico del pugno chiuso; Franceschini, ex democristiano, anch’egli vittima, al pari del suo predecessore, di antiberlusconite acuta o suina( variante modaiola); Marino, esponente della società civile, il cui primo atto politico tutt’altro che civile, è stato quello di accusare gli amici e compagni di essere complici dello stupratore di Roma.
Adesso sgomita pure il comico giustizialista.
Comprendo il vostro disgusto, e qui son d’accordo con quanto ha affermato Flores D’Arcais sul Corriere Della Sera due o tre giorni fa, ma impedire la sua candidatura appellandosi a stupidi cavilli statutari significherebbe spararsi un colpo di pistola alla tempia.
Grillo userebbe il vostro rifiuto come una clava per colpirvi senza nessuna pietà.
Ammesso che questo non sia già il suo reale obiettivo.
Tuttavia, meglio l’amaro calice che cedere alla paura.
Perciò, accettatene la candidatura.
Vorrei proprio vedere una volta per tutte qual è l’effettivo peso politico di Grillo.
Uno che fino ad oggi, nonostante continui a strillare ai quattro venti il glorioso vaffanculo, fino a non poterne più, con le sue liste non è riuscito ad andare oltre una manciata di consiglieri comunali in tutta Italia.
Uno che con la lingua ci fa i soldi, e tanti, nonostante si lamenti che sono 15anni che non lo fanno parlare.
Non so se il PD meriti che un saltimbanco megalomane prenda la guida del partito, ma so per certo che il popolo Democratico non merita una buffonata del genere.
Concludo con la domanda del secolo: Grillo si iscriverebbe a un partito il cui segretario è un comico qualunquista – giustizialista condannato!?
Rispettosamente, barracuda