Comunicato CGIL Taranto

10 Dicembre 2012 0 Di Life

Dopo la firma da parte del Presidente della Repubblica del Decreto “sull’Area Siderurgica di Taranto”,la CGILritiene urgente che, dopo l’avvio dei primi interventi in applicazione dell’AIA riguardanti la fermata di AFO1 e di due batterie, sia presentato al più presto da parte dell’Azienda, il complessivo Piano industriale e quadro finanziario degli interventi, per adempiere appieno alle prescrizioni dell’AIA unitamente al piano di gestione del personale.

 

L’AIA stessa prevede il rafforzamento del sistema dei controlli e delle verifiche in capo a tutti i soggetti istituzionali in campo: dall’ISPRA, all’ARPA, alle funzioni degli Enti territoriali competenti, come Comune e ASL.

 

In questo quadro l’aver previsto un Garante quale figura autorevole, di indiscussa indipendenza, competenza ed esperienza, a vigilare sull’attuazione delle disposizioni contenute nel Decreto, deve rappresentare un rafforzamento del percorso democratico e di partecipazione attiva della cittadinanza, utile a favorire il costante aggiornamento dei cittadini e dei lavoratori sull’attuazione della predetta autorizzazione, ma anche a cogliere criticità che possono emergere o derivarne, proponendo idonee misure per la risoluzione.

 

Viene confermato il valore strategico della produzione siderurgica per il Paese, considerato insieme al prevalente profilo di protezione della salute e dell’ambiente nonché alla salvaguardia occupazionale, come autorevolmente dichiarato dal Presidente della Repubblica nella sua recente lettera rivolta alla città di Taranto.

 

E’ significativo aver introdotto – fermo restando l’applicazione delle norme previste dal Dlgs 152/06 e successive modifiche – ulteriori forme sanzionatorie in caso di mancato rispetto, da parte della proprietà, dell’AIA, tra le quali la sanzione pecuniaria del 10% del fatturato annuo e l’eventualità dell’amministrazione controllata.

 

Insieme al rafforzamento della figura del Garante, il Decreto riteniamo, vada perfezionato e rafforzato nella parte che riveste assoluto carattere emergenziale per la città di Taranto, e cioè quella sanitaria e di tutela della salute. L’iter parlamentare deve cogliere la necessità di deroghe all’assunzione di personale perla ASL Taranto, al fine di potenziare i servizi sanitari del territorio: dalla prevenzione allo screening, alla cura, alla riabilitazione le risorse dovranno essere certe ed esigibili!

 

Il “Progetto Salute” per la città di Taranto va riempito di contenuti che non abbiano carattere di temporaneità ma che possano rappresentare, per la popolazione, una risposta continua nel tempo, soprattutto riguardo a tutto il campo dell’epidemiologia. In questo, l’aver stanziato, da parte della regione Puglia ulteriori 5 milioni di euro per l’istituendo Centro epidemiologico presso l’ex ospedale Testa, aumentando così la dote a disposizione dell’ARPA e portandola a 13 milioni, rappresenta un buon inizio per affrontare le complesse problematiche del territorio e cominciare a costruire risposte che non siano sempre e solo quelle dell’emergenza.

 

Per questola CGILritiene importante che vada nominato, immediatamente, il Commissario per le bonifiche, in modo da avviare quanto prima il piano delle opere cantierabili che rappresentano, oltre che una risposta alla drammatica crisi occupazionale, anche e soprattutto la messa in sicurezza dell’ambiente circostante e che devono traguardare la definizione di un accordo di programma per bonifiche e riqualificazione dell’area tarantina – coinvolgendo complessivamente, oltre ILVA, anche le altre grandi imprese del territorio ( ENI, CEMENTIR, ARSENALE) – prevedendo lo svincolo dal patto di stabilità, degli investimenti per bonifiche e la restituzione e valorizzazione delle aree demaniali dismesse, alla città di Taranto.

 

Daltronde ora che il CIPE ha reso disponibili le risorse dei fondi FAS è possibile riacquisire le somme per la riqualificazione del quartier Tamburi. Per questo è necessario al più presto, che Comune e Regione definiscano e presentino progetti attuabili.

 

La città, dunque – in particolar modo gestendo al meglio quanto previsto da questi ultimi interventi legislativi, insieme a quanto previsto e in via di attuazione per il porto – può concretizzare un intervento organico per bonifica, risanamento, diversificazione e qualità dello sviluppo dell’intero territorio.

 

E’ una prospettiva impegnativa ma al contempo realizzabile e mai come in questo momento, è necessario che le forze sociali, le Istituzioni, le forze responsabili di questo territorio si impegnino comunemente su questa strada, per ridare serenità e coesione sociale alla nostra comunità.

 

 

Segreteria CGIL Taranto