Comunicato PRC

5 Dicembre 2010 0 Di Life

La Segreteria Provinciale del PRC, riunitasi insieme al Coordinamento dei Circoli territoriali, ha approvato il seguente documento sull’annunciato arrivo di altri rifiuti dalla Campania.

Inaccettabile ed incomprensibile appare il comportamento e le dichiarazioni, a tratti persino offensivi dell’intelligenza delle popolazioni interessate, rilasciate dal Presidente della Regione e dall’Assessore Regionale all’Ambiente.

Innanzitutto perché non tengono conto della sacrosanta esasperazione di intere Comunità che da troppi anni, ormai, convivono con una altrettanto emergenza “immondezzaio d’Italia”, con i conseguenti gravi problemi per l’igiene ambientale, i rischi per la salute e le precarie condizioni di vivibilità. Popolazioni che da troppi anni sono costrette a battersi con amministratori regionali (Commissario Fitto), provinciali e comunali i quali, sebbene oggi finalmente più risoluti nel contrastare il proliferare di nuove discariche, ieri sono stati a dir poco silenti, quando non conniventi. Cos’ come non si può dimenticare che questo territorio ha già dato e la sua “solidarietà” l’ha già ampiamente dimostrata nei confronti non solo della stessa Campania, ma anche delle altre province pugliesi.

Se questa è l’incontestabile situazione, allora ancor più inaccettabili sono le accuse di “miseria” (immaginiamo, morale) rivolta a chi si oppone o a chi ha semplicemente rivendicato e rivendica – come noi rivendichiamo – una più coerente pratica da parte del Presidente di quella tante volte sbandierata “partecipazione democratica”.

Ma vi è di più. Se come afferma l’assessore Nicastro e qualche consigliere regionale nostrano, preoccupato solo di salvaguardare il personale consenso nel proprio comune, si tratta di quelle stesse tonnellate di “rifiuti speciali non pericolosi” (assoggettate, quindi, alle sole leggi di mercato e che non c’entrano con i sacchetti sparsi per le strade di Napoli) che sarebbero comunque arrivate perché aggiudicate all’ATI delle 3 discariche private, che senso ha sbandierare ai quattro venti che la Puglia solidale si farà carico di accogliere 50.000 t. di rifiuti campani?

Certo, le responsabilità della grave crisi campana vengono da lontano ed appartengono all’attuale governo regionale di centro-destra, come al precedente di centro sinistra, così come il Gruppo P.R.C. della Campania aveva da anni denunciato. Così come gravissime sono le responsabilità del Governo Berlusconi che, al di là delle miracolose quanto ridicole affermazioni di risoluzione del problema, nulla ha fatto se non militarizzare il territorio campano e continuare a garantire gli affari delle lobby dell’incenerimento e delle discariche. E se questo è, anche la Regione Puglia avrebbe dovuto battersi perché di quell’emergenza oggi si facciano carico soprattutto le regioni del nord, da cui – non va mai dimenticato – sono giunte negli anni passati decine di milioni di tonnellate di rifiuti di ogni specie, in modo spesso illegale e affidato alla camorra. Non è tollerabile assistere alla pantomima di un governo PdL-leghista che chiede alle regioni di farsi carico dell’emergenza campana e i governi regionali P.d.L-leghisti del nord che minacciano le barricate!

Il PRC sarà ancora una volta al fianco delle popolazioni e dei Comitati in lotta, per rivendicare un confronto democratico tra Regione e popolazioni locali; perché, se davvero si tratta di rifiuti speciali non pericolosi, che “comunque sarebbero arrivati”, vi siano controlli serrati, puntuali ed in continuo, per scongiurare l’arrivo di rifiuti non a norma, come già accaduto anche nel recente passato, e che siano rispettate tutte le norme che disciplinano lo smaltimento dei rifiuti speciali, a cominciare dal controllo preventivo sul reale stato delle discariche; perché Regione, Provincia e Comuni adottino rapidamente tutte gli strumenti possibili (e ce ne sono!), perché nessun altro nuovo lotto, nessun altro ampliamento, nessun altra discarica sia possibile sul nostro territorio; perché neanche un altro sacchetto di RSU arrivi nel nostro territorio.

Il Segretario Provinciale

Preneste Anzolin