Errare è umano, perseverare è diabolico!

Errare è umano, perseverare è diabolico!

31 Luglio 2015 0 Di Life

di francesco Carucci.

carucci
Anche per il 2013 la Corte dei Conti ha esaminato il rendiconto finanziario dal quale è emersa una situazione sicuramente ben più grave di quella già piuttosto infelice rilevata in riferimento all’esercizio 2012.
Dalla lettura della pronuncia del 23 giugno scorso e notificata qualche giorno fa al nostro Comune, si evince che, analogamente a quanto avveniva per il 2012, il Magistrato istruttore ha rilevato una serie di criticità che effettivamente rendono traballante gli equilibri finanziari del nostro Comune.
Senza elencarle in maniera analitica, occorre richiamare l’attenzione su quella più importante, per non dire la più grave, che, tra l’altro, fu il motivo principale per cui il Collegio dei Revisori esprimeva parere non favorevole al bilancio consuntivo 2013 approvato dall’ Amministrazione Tarasco nel corso del 2014.
A suo tempo l’Organo di Revisione aveva invitato il Consiglio Comunale ad accantonare somme a copertura di debiti potenziali molto ingenti. La compagine amministrativa di maggioranza, soprassedendo su questo aspetto e difendendo l’indifendibile, approvava il rendiconto mostrando ancora una volta unicamente l’interesse per le poltrone.
Giusto per rendere l’idea in quella relazione del Collegio di Revisione vengono menzionati debiti potenziali per circa 1.700.000,00 euro.
Errare è umano, perseverare è diabolico! E questa Amministrazione persevera nell’errore!
Infatti, come la stessa Corte rileva, alle dette passività si va ad aggiungere l’importo del famoso debito “Arnese” di cui si fa menzione nella relazione dell’Organo di Revisione al bilancio previsionale 2014.
Del citato debito la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti al Comune tesi a conoscere l’esatto ammontare, ma l’Amministrazione nulla ha fornito!
Forse non si è resa conto che le passività potenziali di cui si parla, potrebbero avere conseguenze davvero gravi per la nostra comunità!
Leggendo la pronuncia della Corte dei Conti, emerge che, durante la fase istruttoria, chi ci governa non ha fornito alcun chiarimento e alcun documento, sebbene richiesti, né su questa né su nessuna delle criticità sollevate.
Il risultato di tale menefreghismo, che ormai dal 2012 contraddistingue l’azione amministrativa della maggioranza a guida Tarasco, ha fatto sì che si arrivasse a questo punto e che oggi non si possa più assumere alcun impegno di spesa per la gestione della vita amministrativa.
Infatti, a differenza di quanto disposto per i rilievi effettuati per il 2012, la Corte dei Conti ha prescritto ora che “l’Ente limiti, in via cautelare, gli impegni alle sole spese obbligatorie per legge finché non siano forniti i dati richiesti, atteso che l’assoluta mancanza di contraddittorio e di riscontro alle richieste di questa Sezione, hanno impedito di acquisire un quadro chiaro ed esaustivo in ordine alla reale situazione finanziaria”.
Ciò significa che, al momento, Palagiano non ha alcuna autonomia di pianificare il regolare prosieguo delle attività istituzionali, se non sostenere le spese obbligatorie per legge!
In altre parole, la già lentissima vita amministrativa subisce un’ulteriore battuta d’arresto.
Entro sessanta giorni dalla data in cui è giunta la deliberazione della Corte dei Conti, l’Amministrazione è chiamata a deliberare la presa d’atto di tali rilievi adottando ogni misura correttiva idonea a superare definitivamente le criticità rilevate.
Attendiamo di conoscere ciò che questa volta il Sindaco e la sua maggioranza si inventeranno.