I Verdi presentano Salvatore Cirillo
30 Aprile 2009Florido: “Siamo stati nel territorio una alternativa morale”
Dopo il Partito Democratico e l’UDC, anche i Verdi presentano il loro candidato per il Collegio Palagiano – Massafra. Si tratta di Salvatore Cirillo, 35 anni, diploma di geometra e delegato sindacale UIL nell’ILVA di Taranto. Cirillo ritorna così sulla scena politica, dopo una breve stagione nella giunta Ressa, dove ricoprì la delega di Ecologia e Tutela dell’Ambiente.
A presentarlo, sulla terrazza del Bar Mincuccio, Alessandra Bove, componente del comitato elettorale. Donne, giovani, problematiche dell’ambiente e lavoro: questi i temi che la giovane studentessa affronta, dopo aver illustrato un breve exursus delle vicende politiche del suo Partito.
Punti nodali la donna, che dovrebbe occupare un posto di rilievo nella società, perché tra l’altro cellula del nucleo familiare, e i giovani. “Si attribuisce ai giovani una apatia verso il mondo politico, ha sostenuto, ma noi non siamo privi di valori, abbiamo bisogno di chi sappia orientarci verso il futuro in senso ottimistico. I giovani emigrano verso il Nord o all’estero, impoverendo sempre più il Sud, per cui va evitata la fuga dei cervelli”. Dopo aver spiegato il motivo della scelta del luogo dell’incontro, “perché molto frequentato dai giovani, e su loro vogliamo puntare”, Cirillo ha illustrato per sommi capi i punti che tratterà durante la campagna elettorale, con un occhio di riguardo ai problemi del mondo agricolo e ai pannelli fotovoltaici. “Bisogna utilizzare i fondi CEE per i corsi di formazione per i giovani, ha infine sostenuto, in modo che non vadano via e utilizzino le loro intelligenze per il bene comune”.
“I tre punti toccati da Salvatore, ha detto subito dopo Gianni Florido, Presidente della Provincia, si potrebbero ridurre a due, Lavoro e Ambiente. Parlare di agricoltura significa infatti parlare di lavoro e di un ambiente più sano. La Puglia è tra le Regioni più avanzate nell’utilizzare energia alternativa da fonti naturali”. Ha poi illustrato i motivi che dovrebbero indurre gli elettori a votare per il centro sinistra. ”
1) Siamo stati nel territorio una alternativa morale, vedi il Comune di Taranto, l’ASL commissariata per due anni, la Camera di Commercio. Dove governava il centro destra, c’è stato un terremoto istituzionale. Siamo stati un presidio di legalità. Siamo fra i primi dieci in Italia per la regolarità contabile;
2) Stabilità. Vedete quello che succede nel centro destra sulla scelta dei candidati. Andai dalla Poli Bortone per un incontro, e lì fu presentato Nicola Tagliente come candidato presidente, e lo stesso è accaduto con Blasi. Leggiamo del patto di ferro fra Fitto e Cito, ma Cito sta ora con il terzo polo. Nel terzo polo un giorno ci sono i Riformisti di Carrozzo, l’altro giorno stanno con Rana. Nella mia amministrazione non c’è mai stato un cambio di casacca, e mai si è avuto un voto contro nella mia maggioranza;
3) Qui abbiamo fatto tante opere. Abbiamo chiuso noi il contenzioso del fallimento dell’Istituto Sforza, e ora è partito il completamento. Su Massafra, Mottola e Palagiano abbiamo speso dodici milioni di euro per l’edilizia scolastica. Abbiamo stabilizzato 309 lavoratori, dando così un forte contributo alla stabilità economica dei cittadini.
4) Questione ambientale. Prima si era troppo indulgenti con la grande impresa. La legge sulla diossina è la prova che si può determinare un cambiamento delle condizioni ambientali senza mettere in crisi l’attività produttiva”.
“Quando da Bari torno verso Taranto, commenta Aldo Pugliese, segretario regionale UIL, all’altezza di Mottola si vede una cappa di fumo. Immaginate un imprenditore del Nord o straniero che arriva a Taranto, e vede questa situazione.
Che territorio daremo ai nostri figli?
Dobbiamo dare risposte a queste domande”.
Le sue proposte. “Pensiamo all’energia alternativa, in Germania vi lavorano 250.000 lavoratori. Il porto è importantissimo per il futuro di Palagiano, ora vi lavorano 1.500 persone, ma se si facesse il dragaggio sarebbe come il porto di Amsterdam, dove lavorano 150.000 lavoratori”. Di Domenico Lo Melo, assessore regionale all’istruzione e all’università, l’intervento conclusivo.
“Berlusconi fa una politica che sottrae soldi al Mezzogiorno, hanno preso venti miliardi di euro dai fondi FAS, e non ci hanno dato i soldi che ci spettano, altro che Roma Ladrona. Dico a Bossi, ‘Alì Babà e i quaranta ladroni’.
Se lo avessimo fatto noi alle Regioni del Nord, sarebbe successo il finimondo. Hanno deciso che la questione meridionale non esiste. Se la sede legale dell’ILVA è a Milano, Riva paga le tasse a Milano, deve pagarle invece dove produce reddito, in Puglia. Potete capire cosa accadrebbe con la globalizzazione. Abbiamo bisogno di ben altro, non del ponte sullo stretto di Messina, che unisce due mafie. Dobbiamo riflettere sul futuro, e rivendico con orgoglio che la battaglia sul nucleare è partita dalla Puglia nel 1984. Bisogna conservare i buoni amministratori, che dialogano, ascoltano e intervengono sul territorio.
Una volta per far rispettare i patti bastava una stretta di mano, con questo Governo non basta andare dal notaio, ma dal Padre Eterno”.
Giuseppe Favale