IL PD E IL MORALISMO A SENSO UNICO

IL PD E IL MORALISMO A SENSO UNICO

6 Marzo 2013 1 Di Life

 

Qualche  giorno fa, tre consiglieri dell’opposizione, tramite un tazebao, denunciavano il provvedimento della giunta comunale in favore del segretario cittadino del PD, come atto immorale e spregiudicato da parte del PD con la complicità dell’amministrazione tutta.

Questa cosa, ovviamente non è andata giù al PD, il quale si è precipitato a vinire in soccorso del segretario giustificando la scelta operata come un atto di alto valore di responsabilità.

Per il PD l’affidamento dell’incarico all’avvocato Schiavone è una scelta corretta ed opportunistica, perchè essendo Schiavone una ex amministratrice, conosce bene tutta la storia delle aree pubbliche della C1P e quindi potrebbe avere anche qualche vantaggio per chiudere il contenzioso in favore del comune di Palagiano.

E come se non bastasse a conclusione della sua difesa il PD ci mette un carico da undici punti, affermando che non è contemplato in nessun codice il divieto di assegnare incarichi a soggetti che coprono ruoli politici.

Questa affermazione, gravissima, porta alla luce tutta la recrudescenza del MORALISMO A SENSO UNICO che il PD sbandiera ai quattro venti; non solo, ma a mio modesto avviso mette in risalto un ulteriore aspetto più critico ossia la CREDIBILITA’ dei partiti.

La denuncia dei consiglieri di opposizione non mette in discussione aspetti come,professionalità, capacità, conoscenza del caso o codici civili, ma solleva solo un aspetto chiamato MORALE.

Quella morale che tutti i partiti hanno buttato alle ortiche.

Quella morale che tutti hanno calpestato e continuano a calpestare senza un minimo di pudore nei confronti dei cittadini.

Ovviamente cosa possiamo aspettarci da questi incapaci, che per oltre 20 anni di berlusconismo sono stati capaci solo a dividere il paese tra pro Berlusconi e contro Berlusconi.

I primi a spellarsi per difendere Berlusconi come perseguitato dalla magistratura, ed i secondi a correre dietro al giaguaro per smacchiarlo, perdendo di vista i problemi reali del paese.

Politici incapaci di rimuovere di una virgola la nostra Costituzione che per quanto bella possa essere, come recitava Benigni in una recente trasmissione televisiva è nata oltre sessantanni fa e non si può pensare che sia così perfetta da non poter essere rivista alla luce del ventesimo secolo.

Politici incapaci di modificare una legge elettorale battezzata da loro stessi con il nomignolo di porcellum.

Politici incapaci di mettere fuori dalle liste soggetti chiacchierati, trincerandosi dietro l’approvazione della legge anti corruzione.

Politici incapaci di fare nessun taglio sul costo della politica, bravi invece quando si è trattato di tagliare le pensioni dei lavoratori e quando si è trattato di bloccare gli stipendi degli statali.

Su questi poveri indifesi non vi è stato mai nessuno che ha sollevato il principio dei DIRITTI ACQUISITI, cosa invece sempre applicata quando si dovevano tagliare vitalizi, pensioni, stipendi, indennità, finanziamenti ai partiti.

Questi politici del PD ormai insensibili e refrattari ad ogni cambiamento meritano solo di essere cacciati a calci nel sedere visto che non hanno capito neanche il terremoto avvenuto il 25 febbraio scorso.

Questi non si rendono ancora conto che il paese, i cittadini vogliono trasparenza, riduzione dei costi della politica, abolizione di ogni tipo di privilegio, riduzione delle tasse.

Insomma è indispensabile che la politica si riappropri del diritto del SERVIZIO al cittadino.

Ormai siamo arrivati al colmo se il PD, i partiti tutti non fanno un bagno di umiltà rischiano di essere spazzati dal tsunami del grillismo.

MASANIELLO