Il tempo è denaro, ma solo al cinema. di Cleto Iafrate.

2 Gennaio 2013 0 Di Life

ORIGINALE REGALO DI NATALE TROVATO SOTTO L’ALBERO DA UNA COPPIA NAPOLETANA

Due coniugi napoletani una notte di Natale si sono recati presso una sala cinematografica di Napoli. Il cinematografo prima dell’inizio della pellicola ha pensato bene di proiettare ben mezz’ora di pubblicità. Si sa, in occasione delle festività i prezzi aumentano, compresi quelli delle tariffe degli spot pubblicitari.
La coppia ha mal digerito il tempo perso ed ha fatto causa al gestore della sala.
Il Giudice di Pace di Napoli ha sottolineato (sent. 16 marzo – 14 maggio 2005) che, con l’acquisto del biglietto, si stipula un contratto tra spettatore e cinematografo. Quest’ultimo, pertanto, è tenuto a rispettare e adempiere agli obblighi assunti col cliente, ivi compresi quello della proiezione all’orario prestabilito da esso stesso. Eventuali inadempimenti o ritardi, oltre a configurare ipotesi di responsabilità contrattuale, generano un vero e proprio danno alla sfera esistenziale del cliente e quindi un danno non patrimoniale (Cass. sent. n. 8827/03 e 8828/03).
La coppia pertanto ha ottenuto un risarcimento di 550 euro a testa.

Di recente, non è andata altrettanto bene ad un avvocato milanese. La Cassazione ha rigettato il suo ricorso nel quale lamentava di aver sprecato tanto tempo libero per assolvere ad alcuni impegni dipendenti da ingiustificati disservizi degli uffici giudiziari (Cass. sent. n. 21725 del 4.12.2012).
La Cassazione, confermando un indirizzo consolidato (Cass. sent. n. 26972/2008), ha stabilito che il danno non patrimoniale può essere risarcito nel caso in cui il fatto lesivo sia costituito da un reato; oppure vi sia stata una lesione di diritti inviolabili della persona. Sempre che la lesione dell’interesse sia grave e il danno non sia futile. L’esercizio del tempo libero, a mente della Cassazione, è rimesso alla autodeterminazione delle persone, libere di scegliere come e se impiegarlo, al contrario dei diritti inviolabili dell’uomo, che sono invece irrinunciabili.
Come dire, chiunque è libero di scegliere come impiegare il proprio tempo libero, ma solo chi va al cinema ne fa un buon uso.