In nome degli uccellini….

23 Novembre 2006 Off Di Life

Si, ? stato proprio triste, marted? mattina, arrivare a scuola in Viale Stazione (ah! Il luogo del misfatto ancora V.le Stazione!) e ascoltare ? un silenzio quasi spettrale: non c?era pi? neanche un uccellino ad aspettarmi, non un cinguettio giulivo, non uno svolazzare spensierato. E+ bastato portare lo sguardo in alto, alle chiome delle ormai quasi secolari palme per ricevere la spiegazione e, al contempo, un pugno nello stomaco. Sgomento, quanto indignato, ho chiesto spiegazioni ad un buon uomo e mi ha detto che era venuta una “ditta specializzata” mandata dal Comune?.
Che scempio, Sig. Sindaco! Che crimine contro Madre Natura! Alle povere ed indifese palme avevano tranciato di netto le ampie foglie palmate: ben sei anelli di foglie! E quei monconi piangenti sembravano gridare vendetta. Ho capito perch? gli uccellini erano scappati via: non potevano sopportare di veder cos? soffrire le amiche palme, quelle che con tanto amore e senza mai chieder loro un compenso, se non la loro compagnia, li ospitava. E loro contenti ci tornavano sempre, in tanti, dieci, cento forse pi? di mille, li facevano i loro nidi, li inscenavano i loro riti d?amore, l? cinguettavano al tramonto la loro nenia vespertina, di l? al mattino salutavano festanti i loro amici scolaretti.
Che tristezza, Sig. Sindaco! Che desolazione: ora ci sono rimasti solo i clacson e le sgommate delle automobili e, perch? no, l?urlo repentino di qualche maestra arrabbiata.

Ci sono 100 generose foglie di palma in meno in viale Stazione, la casa degli uccellini. In compenso ci sono 100 macchine parcheggiate in pi?: anche il viale ? pi? povero ed intristito!
Ma chi l?avr? mai detto che le palme si potano!? Le foglie secche, quando hanno esaurito la loro funzione vitale, cascano da sole: come quella che ? rimasta per mesi ai piedi di un tronco, nell?aiuola! E per chi proprio non vuole aspettare che si stacchino da sole quando son seccate, sappia che “tagliarle in autunno col freddo e l?umidit? significa esporle agli attacchi mortali di funghi e parassiti”.
Anche per una Palma ” la parte vitale ? il suo cuore ed ? la parte che pi? bisogna proteggere, perch? nel caso in cui questa zona venga danneggiata dal gelo o attaccata da parassiti, difficilmente poi si potr? recuperarla.”
Come fanno a non sapere i vostri ossequianti “esperti” che la potatura di un albero ? un'operazione molto delicata che va effettuata da personale competente. Ogni albero rappresenta per tutta la collettivit? un bene prezioso e come tale andrebbe trattato. L?Amministrazione dovrebbero vigilare sulle procedure di potatura e mettere in atto quanto possibile per garantire la sopravvivenza degli alberi (ma chi sar? mai, l?Assessore all?Ecologia!).

Mi scusi, Sig. Sindaco se l?ho annoiata, ma sono veramente ? arrabbiato, anche in nome del Popolo Cinguettante! Che non ha potuto trovare ospitalit? neanche dalle vicine palme di C.so V. Emanuele, perch? scempiate anche loro. Toh! Eccone uno che torna, reca nel becco un fogliettino, dice che vi ha scritto una cosa carina che ha trovato in un libro e che vuole dedicarlo a tutti gli amministratori:
Il vento non riesce a piegare o a ferire una palma perch? il suo fusto solido e le sue enormi foglie cercano la limpidezza e la trasparenza di un cielo sempre azzurro come gli occhi di un bambino, i suoi frutti chiamati in Tunisia “dita di luce” danno il sapore della generosit? e della gioia di saper donare senza chiedere nulla in cambio”.
Gli ex abitanti volatili di V.le Stazione ringraziano!
Un Cittadino comune – Ambientalista inguaribile
Preneste Anzolin