L’Associazione Echèo Onlus di Palagiano e l’Azienda Sanitaria Locale di Taranto, insieme per un progetto di arte terapia presso il Presidio Ospedaliero Occidentale di Castellaneta.

L’Associazione Echèo Onlus di Palagiano e l’Azienda Sanitaria Locale di Taranto, insieme per un progetto di arte terapia presso il Presidio Ospedaliero Occidentale di Castellaneta.

1 Febbraio 2012 1 Di Life

 

Con la firma della convenzione tra l’Associazione Echèo Onlus di Palagiano, nella persona della Presidente Prof.ssa Antonia Grazia Borrello  e la Direzione Generale dell’Asl di Taranto, nella persona del Direttore Generale Dr. Vito Fabrizio Scattaglia, si è dato inizio ad un progetto di arte-terapia presso il P.O. Occidentale di Castellaneta, finanziato grazie ad un contributo offerto dalla Susan G. Komen Italia onlus.

Il progetto che ha come finalità quello dell’avvio di un percorso di sostegno nel campo psiconcologico per le donne con carcinoma mammario, avvalendosi di strategie terapeutiche di gruppo a mediazione non verbale attraverso l’arte, è stato fortemente voluto dalla Dr.ssa Domenica Caforio, Dirigente dell’Ambulatorio di Psicologia Clinica del P.O. di Castellaneta, la quale ne curerà la direzione medica e scientifica.

La riuscita del progetto, frutto della sinergia tra l’ASL di Taranto e l’Associazione Echèo Onlus di Palagiano, ha trovato nella convinta partecipazione del Direttore Medico del P.O. Occidentale Dr. Michele Lonoce, del Dr. Remo De Carne, Primario della Struttura Complessa di Medicina Interna del P.O. Occidentale, del Dr. Antonio Rinaldi, Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia del P.O. Occidentale, della Dr.ssa  Stefania Bruno dell’U.O. di Oncologia del P.O. Occidentale, in ultimo, ma non per importanza, del Dr. Donato Salfi, Responsabile dell’Ufficio Formazione dell’ASL di Taranto, il segno concreto per l’avvio di un nuovo percorso sulla strada che avvicina sempre più il malato alle istituzioni sanitarie.

Il progetto denominato: “Insieme dipingiamo le nostre emozioni” ha come obiettivo quello di far esprimere, attraverso l’uso del disegno nelle sue forme e tecniche più disparate, il tessuto di emozioni del malato, attraverso una loro elaborazione e che riduce la disforia, previene i disturbi dell’umore e dell’ansia e l’isolamento sociale; migliora le capacità di coping o di fronteggiamento  della malattia e la qualità di vita delle donne con carcinoma mammario.

Si tratta di un intervento di gruppo di arteterapia che prevede la creazione di uno spazio-tempo espressivo transizionale, adeguatamente allestito, in cui pazienti ed operatori si incontrano per esprimere  e condividere  emozioni e sentimenti, stati d’animo, attraverso la pratica della pittura, ovvero di un intervento di sostegno alla persona   a mediazione non verbale che utilizza il processo creativo come integrativo della comunicazione verbale.

La persona infatti esprimendo attraverso il dipinto  i propri vissuti, ricordi, sensazioni e stati d’animo, avvia un processo di auto riconoscimento profondo di sé e della sua esperienza di malattia, necessari al processo di elaborazione del dolore e quindi del suo superamento.

L’Obiettivo finale è quindi quello di promuovere il benessere psicologico, fisico, sociale della persona malata di tumore, migliorare la qualità di vita delle pazienti, limitare il rischio psicopatologico correlato alla malattia, favorendo un adattamento funzionale alla malattia ed al trattamento oncologico.

Il progetto coinvolge, inoltre,  nelle attività anche il personale medico-infermieristico, ciò per dare loro l’opportunità di fare esperienza del paziente non solo in quanto malato ma persona. L’infermiere di volta in volta di concerto con l’equipe assumerà il ruolo di membro del gruppo, seguendo le attività in prima persona e dunque con la possibilità di elaborare i propri oggetti interni, il suo essere in relazione agli altri, la sua appartenenza al gruppo. In altri casi sarà co-conduttore delle attività osservando dall’esterno le dinamiche sollevate durante il setting. In questo modo anche per il paziente sarà inedito scoprire l’umanità/persona nel proprio infermiere.

Il gruppo di lavoro comprende, inoltre, l’esperta arte-terapeuta Dott.ssa Margherita Capodiferro che con la sua specifica professionalità darà un adeguato sostegno al percorso psico-terapico del progetto e la volontaria dell’Associazione Echèo Dott.ssa Lenny Mongelli, nell’ottica della formazione del volontariato attraverso la partecipazione in prima persona nelle attività di sostegno ai pazienti oncologici.

Un grazie di cuore va a tutti proprio perché grazie a loro siamo riusciti a intraprendere un percorso virtuoso che vede sempre più il malato avere un ruolo non più di semplice spettatore ma parte attiva della cura.

Palagiano, 01.02.2012

L’Associazione Echèo Onlus di Palagiano