Lettera aperta a CARMINE MONTEMURRO, candidato del PD alle elezioni provinciali
30 Maggio 2009Pittsburgh, 28 maggio 2009
Caro Carmine,
pensavo che sarei tornato in questi giorni a Palagiano, ma ho appena avuto la conferma che dovrò restare negli Stati Uniti fino alla fine di giugno. Un po’ mi dispiace perché non vedevo l’ora di tornare a casa per provare a darti una mano per la campagna elettorale.
La notizia della tua candidatura alle prossime elezioni provinciali, nelle liste del Partito Democratico, mi ha riempito di entusiasmo e mi ha ridato una grande voglia di impegnarmi ancora nell’attività politica.
Per me, infatti, sarebbe stato bello poter camminare chilometri e bussare porta per porta, per parlare alla gente della tua tenacia, della tua sensibilità, della passione e soprattutto della competenza che hai sempre messo al servizio delle persone e della comunità.
Non potendo essere lì, ho deciso di scriverti pubblicamente poiché c’è una cosa che mi sta a cuore: la tua candidatura è un fatto importante e positivo perché tu hai sempre vissuto con coerenza e fino in fondo il valore della dignità della persona. E noi proprio in questo momento abbiamo un bisogno assoluto di riaffermare questo valore; di riscoprirlo, se è necessario.
Nelle ultime settimane ho seguito con sofferenza ciò che sta avvenendo in Italia: non solo le vicende patetiche ed imbarazzanti di Berlusconi; ma soprattutto la retorica carica di odio di un Governo di destra che, guidato dalla Lega Nord, affronta il tema dell’immigrazione approvando leggi assurde e demagogiche.
E poi, ancora, ogni giorno i proclami del Governo che sono sempre più distaccati dalla realtà… A parole sembra quasi che la destra abbia risistemato l’Italia in meno di un anno. Berlusconi ride, racconta barzellette, e fa battute sulle veline. Intanto, però, la disoccupazione e la sottoccupazione crescono, soprattutto tra le donne e nel nostro Mezzogiorno; cala drasticamente il prodotto interno lordo; l’Ocse ci fa sapere che gli stipendi italiani sono tra i più bassi in Europa, e che le nostre buste-paga sono diventate più magre pure di quelle greche; Bankitalia ci spiega che negli ultimi quindici anni operai ed impiegati, in Italia, sono diventati più poveri; e l’Istat ci informa che due milioni e mezzo di italiani vivono in condizione di assoluta povertà e che una parte sempre più crescente della popolazione non riesce ad arrivare a fine mese.
Il ministro Renato Brunetta, tuttavia, ci dice che la crisi ha messo in sofferenza a malapena 500 mila persone. Gli altri stavano male già da prima! Pazienza…
Sembra tutto uno scherzo: purtroppo, però, c’è poco da scherzare perché dietro i numeri che parlano dell’economia italiana c’è la sofferenza vera delle persone, delle famiglie; c’è l’angoscia dei giovani che non riescono ad immaginare il proprio futuro.
Caro Carmine,
in questo contesto la notizia della tua candidatura mi ha ridato entusiasmo: è una goccia piccola, ma mi fa sentire e mi fa sperare che nella politica dei nostri giorni un po’ tristi e colmi di disillusione, di stanchezza, c’è spazio per la passione, per la competenza, per la sensibilità di chi sa dare ascolto a quelle che La Pira chiamava “le attese della povera gente”.
E’ una goccia piccola, è vero: ma anche il germoglio sugli alberi, a primavera, è molto piccolo.
Non sarò lì, ma io ci spero, caro Carmine, io lo so, sono sicuro che i cittadini di Palagiano e di Massafra il 7 giugno non si lasceranno sfuggire questa grande occasione!
Giuseppe Piccoli