Nuova proposta per agevolazioni IMU
7 Giugno 2015
Con l’emendamento che sottoponevo al Consiglio Comunale, in sede di approvazione del Regolamento I.U.C. dell’8 settembre 2014, venivano assimilate all’abitazione principale e relativa pertinenza, il fabbricato e sua eventuale pertinenza concessi in comodato gratuito da genitori a figli e viceversa. Ciò, come è previsto dalla legge, limitatamente ad un’unica unità immobiliare abitativa e a condizione che il parente comodatario che vi abita (e non il proprietario o comodante) appartenga ad un nucleo familiare il cui indicatore ISEE non superi € 15.000,00 annui.
Invero, la Legge di Stabilità 2014, che dà facoltà ai comuni di procedere alla detta assimilazione, prevede che l’agevolazione operi o alla condizione di cui sopra oppure limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di € 500,00.
Come è noto, dal 1° gennaio 2015 i parametri per il calcolo dell’ISEE sono variati “in peius” per le famiglie. Se da un lato, con i nuovi parametri, molti contribuenti palagianesi perderebbero il beneficio, dall’altro occorre tener presente che richiedere l’attestazione comporta, per i contribuenti, il reperimento di una moltitudine di dati.
E non solo!
La norma regolamentare, infatti, come strutturata attualmente e in un’ottica totalmente opposta a quella della semplificazione, impone al soggetto passivo di presentare ogni anno la domanda di applicazione del beneficio allegando l’ISEE del familiare a cui ha concesso in comodato l’abitazione.
Coerentemente con le analoghe richieste che presentavo in passato mirate ad esentare tale categoria di fabbricati da imposizione IMU, questa volta, con una nota del 5 giugno, mi sono trovato, per i motivi suddetti, a rivolgere l’invito al Sindaco, al Presidente del Consiglio, alla nuova giunta e al Consiglio Comunale tutto, a voler modificare in tal senso il Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale e subordinando dunque la fruizione del beneficio alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di € 500,00.
Apportando la detta modifica, il numero dei fabbricati da esentare equivarrebbe all’incirca a quelli esentati nel corso del 2014 riducendo il carico burocratico dei contribuenti che si troverebbero, a limite, a presentare una semplice dichiarazione attestante la rendita catastale dell’immobile, senza nulla allegare, valida anche per il futuro.
Accogliere la mia proposta rappresenterebbe, in questo momento di contingenza economica, un segnale significativo nei confronti della cittadinanza.
Resto in attesa di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione Tarasco in proposito.
Nel rammentare all’Amministrazione che la detta categoria di immobili, insieme alle case di abitazione, sarà comunque assoggettata a TASI, ho fatto presente che, con l’avvicinarsi della scadenza del 16 giugno prossimo, tale intervento si rende piuttosto urgente.
Francesco Carucci