Pasquale Rizzi risponde all’utente “VERITAS”

Pasquale Rizzi risponde all’utente “VERITAS”

27 Settembre 2012 2 Di Life

 Mi corro l’obbligo di intervenire a margine del commento di VERITAS, per puntualizzare alcune cose.

Il sottoscritto, dopo aver lavorato per quasi sei anni presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Palagiano, in un periodo in cui c’era da rimboccarsi le maniche e tirare su un paese devastato dall’alluvione del 2003, mi sono trovato nell’ottobre 2008 essere nominato assessore tecnico in una compagine di giunta che vedeva molti assessori esperti e tecnici presenti oltre al sottoscritto.  Avevo accettato, dopo quasi due settimane di continue insistenze da parte di alcuni consiglieri, convinto allora che bisognava lasciare da parte ogni inutile risentimento e che era invece necessario impegnarsi attivamente nella soluzione dei numerosi problemi di Palagiano , almeno provarci, aiutando il mio amato paese a risollevarsi dal degrado politico, civile e sociale.

Non avevo certo la bacchetta magica per risolverli tutti, ma ci avevo messo tutto il mio impegno e tutto il mio cuore.

Ero un “soggetto” non facilmente gestibile, tanto è vero che da subito avevo chiesto ed ottenuto la lettura degli atti di Giunta in maniera preventiva (molti sono gli atti deliberativi di Giunta da me personalmente visionati ed in alcuni casi respinti, altri addirittura da me personalmente preparati).

I provvedimenti di Giunta dovevano chiaramente essere approvati in forma collegiale e politicamente parlando anche all’unanimità per ovvio ragioni politiche.

Chiaramente non sono mai stati momenti di rose e fiori, anzi, spesso ti trovavi di fronte ad atti ben impachettati sui quali non potevi e non dovevi discutere.

Ciò nonostante i miei interventi erano tutti mirati a garantire la legalità di tali atti ed alla verifica della congruità economica, forte anche della mia esperienza in seno all’Ufficio Tecnico del Comune di Palagiano, prima e dell’Ufficio Ambiente della Provincia di Taranto, poi.

Di tanto,spero, diano testimonianza quanti insieme a me hanno vissuto questa esperienza assessorile.

La mia insofferenza ad un “modus operandi” che definivo semplicemente sconcertante mi portò a rassegnare le dimissioni formalmente già nel Dicembre 2009 (2.12.2009, prot. n° 22038). Dimissione poi ritirate provvisoriamente dietro la promessa del Sindaco Ressa che se le cose fossero andate ancora avanti con quell’andazzo, le dimissioni le avremmo presentate insieme.

E’ chiaro che per me il momento era semplicemente rinviato. In data 6 Aprile del 2010, viene convocata una Giunta con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo. Fu messo sul tavolo un faldone da centinaia di pagine e ci viene detto: “Approvatelo!”.  Il sottoscritto, insieme a due assessori, si rifiutò di prendere in considerazione l’approvazione di un bilancio che non si era nemmeno letto, anche perché risultava ancora in itinere la discussione tra i gruppi consiliari che facevano parte della maggioranza.

Di tutta risposta mi viene detto: o così o la porta è quella, indicando la porta di uscita dalla sala giunta. Il sottoscritto, alzandosi, anzicchè prendere la porta d’uscita principale, si avviò verso la porta secondaria, la dove, prendendo il primo foglio in banco che trovai, scrissi di mio pugno le mie dimissioni, questa volta definitivamente. Il resto è storia che tutti conoscete.

Quindi caro amico VERITAS, nel tuo post hai generalizzato sugli amministratori dell’epoca, hai un po colpito nel mucchio, tanto questo è la moda del momento e fa audience.

Sappi, però, che ci sono ancora in giro gente con la propria dignità e che non si è mai inchinata al potere, altrimenti, se parliamo del sottoscritto, avremmo assistito ad altri esiti.

Grazie comunque a te (permettimi darti del tu) se ho avuto modo di avere la possibilità di esprimere, una volta per tutte, il mio punto di vista.

Pasquale Rizzi, già assessore del Comune di Palagiano.